Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, incontrerà a Palazzo d’Orléans la presidente del Consiglio di amministrazione di Aica Agrigento, Daniela Nobile.
L’iniziativa fa seguito all’appello pubblico rivolto dalla stessa Nobile che ha chiesto un confronto per chiarire la situazione dell’azienda idrica dei Comuni agrigentini, alla luce del recente pignoramento dei conti disposto da Siciliacque. Obiettivo dell’incontro è garantire trasparenza e individuare soluzioni utili alla tutela della comunità agrigentina e alla stabilità dell’impresa.
Il debito dell’Aica ammo0nta a 23 milioni
L’appello della Presidente Nobile segue altri appelli e dure polemiche sulla vicenda acqua ad Agrigento dove a gestire tutto è il Consorzio apposito fra sindaci che va sotto il nome di AICA. Un Consorzio che vede il rischio stop alla già carente erogazione idrica nell’agrigentino a causa di un annunciato sciopero dei dipendenti senza stipendio e con scarse prospettive.
Nonostante l’annuncio del Consorzio di un accordo raggiunto che potrebbe sbloccare proprio gli stipendi e permettere di normalizzare la situazione, era arrivata la smentita della controparte.
Siciliacque
Con riferimento al comunicato stampa di Aica, relativo alla posizione debitoria dell’azienda nei confronti di Siciliacque e all’atto di pignoramento presso terzi attualmente in corso, la società informava che “non è stato raggiunto nessun accordo extragiudiziale e l’unica via per la composizione è dare seguito a quanto stabilito dalla procedura esecutiva in atto” si legge in una nota ufficiale.
La situazione
Il debito complessivo di Aica, accumulato dal 2023 ad oggi, ammonta a circa 23 milioni di euro come sorte capitale secondo quanto sostenuto da Siciliacque.
Dopo aver avviato le azioni giudiziali per il recupero del credito, Siciliacque ha ottenuto la provvisoria esecutorietà parziale e limitata a circa 2 milioni di euro, oltre spese legali e interessi di mora previsti dalla legge. E, “in assenza di adempimenti spontanei da parte di Aica e dei suoi azionisti, ha dovuto attivare i pignoramenti presso terzi”.
L’appello a Schifani
Nei giorni scorsi anche il sindaco di Raffadali Silvio Cuffaro aveva attaccato pesantemente la gestione di Aica da parte dei colleghi sindaci parlano di “Inaccettabile inerzia, ignavia e immobilismo” e chiesto l’intervento del presidente della Regione “ove necessario, con i poteri sostitutivi previsti dalla legge”. Schifani ha scelto di raccogliere l’appello istituzionale della Presidente Nobile ed ascoltare da lei a situazione determinatasi






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