Emmanuel Carrère con l’Opera Il Regno (Adelphi) è il vincitore della tredicesima edizione del Premio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Lo scrittore, nato a Parigi, è anche sceneggiatore e regista, nel 2015 è stato membro della giuria della 72ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Tra i suoi libri più noti L’Avversario (Adelphi), ispirato alle vicende di Jean- Claude Romand, pubblicato nel 2000. Un libro che prende le mosse da una vicenda di cronaca nera e che ha colpito per intrigo ed efferatezza l’autore. Carrère, dopo varie stesure, decise infatti di narrare la vicenda in prima persona, a suo nome, narrando le proprie esperienze di investigatore e di narratore ricostruendo così il movente e il profilo psicologico di Jean-Claude Romand, il finto medico autore dell’omicidio dei propri genitori, della moglie e dei propri figli.
Lo scrittore francese torna nel ruolo di investigatore anche ne Il Regno conducendo la sua inchiesta su «quella piccola setta ebraica che sarebbe diventata il cristianesimo». Carrère fa rivivere davanti ai nostri occhi gli uomini e gli eventi del I secolo dopo Cristo quasi fossero a noi contemporanei.
La cerimonia di premiazione si svolgerà domenica, 7 agosto (ore 21.00), in Piazza Matteotti a Santa Margherita di Belìce. Sul palco della città del Gattopardo insieme ad Emmanuel Carrère anche due artisti della musica italiana Raf e Ron che proporranno al pubblico il meglio della loro produzione musicale. Serena Autieri condurrà la serata della cerimonia e leggerà frammenti letterari.
Gioacchino Lanza Tomasi dichiara: “Abbiamo scelto di premiare lo scrittore Emmanuel Carrère per la sua grande capacità di innovare il linguaggio narrativo.
Un’ innovazione nel metodo che risulta essere inconsueto ed originale, ma anche per i contenuti che coniugano vita quotidiana e pagine di storia.
L’originalità di Carrère è riassunta nell’opera vincitrice il nostro Premio “Il Regno”, un’opera letteraria d’interesse storico, di documentazione religiosa del Cristianesimo e al contempo dai forti accenti autobiografici; dunque, analisi filosofica e teologica, ma anche narrazione della propria vita e di tutte le vite vissute”.
Il sindaco Franco Valenti: “Emmanuel Carrère è un uomo attento al mondo che lo circonda, al disagio di chi scappa dalla propria terra per cercare condizioni di vita migliori, basti pensare al reportage su Calais. Delle storie di migranti e di accoglienza la Sicilia ne è piena. Ci piacerebbe confrontarci con lui anche su questi temi. Santa Margherita di Belìce appartiene al territorio di Agrigento che, tra le nove province, è sicuramente quello più vicino alle sponde dell’Africa e l’isola Lampedusa è diventata un simbolo di accoglienza, ospitalità e umanità in tutto il mondo”.
Tanino Bonifacio, vice sindaco e direttore del Premio, aggiunge: “Ci appassiona molto l’idea di ospitare uno scrittore come Carrère, un intellettuale che tocca varie corde partendo dalla realtà, dalle cose accadute, per poi trasformarle in opere che diventano patrimonio di tutti. Il legame che ha con il cinema è un ulteriore tassello che ben si incastra all’interno del nostro Premio, anche Tomasi di Lampedusa ha ispirato una pellicola che è diventata famosa tanto quanto il suo romanzo”.
Matteo Raimondi, presidente dell’Istituzione Giuseppe Tomasi di Lampedusa commenta: “la crescita di un territorio è legata a molti fattori e non c’è dubbio che il Premio sia uno dei pilastri fondamentali di sviluppo delle Terre Sicane. Quasi cinquant’anni fa Santa Margherita, così come altri comuni vicini, era un paese distrutto dal terremoto, dove ricominciare a vivere sembrava impossibile. Oggi, possiamo dire, anche con un certo orgoglio, che il nostro comune è diventato sede di uno degli appuntamenti culturali più importanti della Sicilia”.
Alla cerimonia di premiazione di domenica, 7 agosto, condotta da Serena Autieri sarà presente anche la giuria del Tomasi di Lampedusa, presieduta da Gioacchino Lanza Tomasi, e composta da Salvatore Silvano Nigro, Giorgio Ficara, Mercedes Monmany e Arnaldo Colasanti.
Nelle precedenti edizioni il riconoscimento è stato assegnato a: Abraham B. Yehoshua con il romanzo La Sposa liberata (Einaudi), Tahar Ben Jelloun con Amori stregati (Bompiani), Claudio Magris con Alla cieca (Garzanti), Anita Desai con Fuoco sulla montagna (Einaudi), Edoardo Sanguineti con Smorfie (Feltrinelli), Kazuo Ishiguro con Notturni. Cinque storie di musica e crepuscolo (Einaudi), alla memoria di Francesco Orlando con La doppia seduzione (Einaudi), Valeria Parrella con Ma quale amore (Rizzoli), Amos Oz con Il Monte del Cattivo Consiglio (Feltrinelli), Mario Vargas Llosa con Il sogno del Celta (Einaudi), Javier Marias con Gli innamoramenti (Einaudi) e Fleur Jaeggy con Sono il fratello di XX (Adelphi).
Dallo scorso anno il Premio letterario internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa ha il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Commenta con Facebook