Non ce l’ha fatta Leonardo D’Amico, il quarantottenne di Sambuca di Sicilia travolto lo scorso 9 maggio durante la tappa agrigentina del Giro d’Italia.
Il grande cuore dell’Americano come lo chiamavano gli amici ha cessato di battere all’Ospedale Sant’Elia di Caltanissetta dov’era ricoverato nel reparto di rianimazione da ben 25 giorni.
Il quarantottenne, rappresentante di sanitari di Sambuca di Sicilia, com’è stato accertato dalle indagini, era regolarmente sul circuito, impegnato nel servizio staffetta della quinta tappa del Giro d’Italia, quando è stato travolto in contrada Maddalusa, fra Agrigento e Porto Empedocle, dalla Fiat Stilo guidata da Gaetano Agozzino, professore in pensione che aveva forzato un posto di blocco.
Le condizioni del motociclista erano apparse subito gravi, trasportato in elisoccorso all’ospedale nisseno aveva subito due delicati interventi chirurgici per arginare un emorragia cerebrale e intervenire sulle costole rotte.
Leonardo nei giorni scorsi aveva ripreso a respirare autonomamente, però nelle scorse ore le sue condizioni di salute sono precipitate, i medici non hanno potuto far nulla per salvarlo.
Il quarantottenne, appassionato di moto e auto, era molto conosciuto in tutto l’Agrigentino. Tanta la commozione a Sambuca di Sicilia suo paese d’origine, in questi giorni tanti sono stati gli amici vicino alla famiglia.
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