Da lunedì si spegneranno venti tv private siciliane. Tra loro anche Tele Radio Monte Kronio di Sciacca, storica emittente televisiva.

A fine gennaio una delibera del Mise ha revocato le frequenze a queste emittenti perché interferirebbero con quelle maltesi. Adesso il Ministero ha diramato il calendario dello “switch-off”, ossia lo spegnimento obbligatorio delle tv nonostante le frequenze fossero state regolarmente assegnate dallo Stato nel 2012, ovvero al momento del passaggio dal sistema analogico al digitale terrestre.

Protestano giornalisti, tecnici e impiegati che contestano soprattutto i tempi, eccessivamente ristretti, per la disattivazione degli impianti. Alcune tv, infatti, dovranno farlo già lunedì 7 marzo, le altre nei giorni successivi.

Eppure, stando alla normativa sulla cosiddetta “rottamazione delle frequenze”, le emittenti costrette dall’interferenza con Malta a disattivare gli impianti hanno facoltà di continuare a trasmettere facendosi ospitare (a pagamento) presso gli impianti delle emittenti che invece hanno mantenuto le frequenze.

“Ma queste date sono inaccettabili, è necessaria una proroga” dice Massimo D’Antoni, giornalista, responsabile della redazione di Tele Radio Monte Kronio che prosegue: “Gli stessi ponti di trasmissione necessari per farci ospitare da altri devono comunque essere autorizzati. Ma lo Stato ci oscura prima, disinteressandosi di tutto il resto, a partire dalla salvaguardia dei nostri posti di lavoro”.