• Iniziati i trasferimenti dei migranti all’hotsport di contrada Imbriacola
  • Ma in circa 200 rimarranno su molo Favarolo
  • Vigili del fuoco stanno montando tenda

Cinquecento migranti dei circa 700 migranti che hanno trascorso la notte sul molo Favarolo, (solo nel corso della notte sono arrivati infatti in 635), stanno per essere trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola a Lampedusa.

La struttura ha una capienza di 250 persone

La struttura di prima accoglienza, dove sono in corso i lavori del secondo padiglione, ha una capienza per 250 persone, ma fino a 1.500 riescono ad essere sistemati.
Entrando in 500 circa, tanti quanti ne sono stati appunto trasferiti, sul molo resteranno circa 200 persone. La priorità d’ingresso all’hotspot – secondo quanto garantiscono dalla Prefettura di Agrigento – verrà data ai soggetti vulnerabili, alle donne e ai bambini.

Vigili del fuoco stanno montando tenda su molo Favarolo

I vigili del fuoco stanno montando al molo una tenda che servirà sia per fare in modo che i migranti si riparino dal sole che dall’umidità della notte. Ai migranti presenti su molo Favarolo è stato portato il pranzo completo dall’ente gestore dell’hotspot. Acqua e cracker, ma anche coperte, sono state i primi prodotti garantiti, già durante la notte scorsa, subito dopo lo sbarco.

Oltre duemila arrivi in 24 ore

In 24 ore, a Lampedusa si sono registrati 20 sbarchi per un totale di 2.128 persone trasferite all’hotspot. Ieri un nuovo maxi sbarco, il settimo consecutivo nel giro di poche ore.

La Sicilia lasciata sola

Mentre Lampedusa è al limite in seguito all’arrivo di oltre 2mila migranti in 24 ore, scoppia la polemica tra il presidente della Regione Nello Musumeci, Roma e Bruxelles. “Non è con le sole buone volontà che si risolve il dramma umano dei migranti nel Mediterraneo. Tutti sanno che nelle prossime settimane moriranno altri innocenti (quasi sempre donne e bambini) nel loro disperato viaggio verso le coste siciliane, ma nessuno muove un dito, né a Roma, né a Bruxelles”, ha detto Musumeci in una nota.

“A gestire questa infinita tragedia hanno lasciato la Sicilia, Lampedusa in testa, con i nostri sanitari, i nostri volontari e i pochi uomini in divisa. Ho chiesto d’incontrare il ministro dell’Interno per rinnovare, con il sindaco dell’isola, il nostro appello: Roma punti i piedi con l’Unione europea e pretenda subito la solidarietà più volte invocata dal Pontefice: tutto il resto è vergognosa ipocrisia”, ha aggiunto il governatore.

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