• Ancora sbarchi nell’isola con diversi interventi delle motovedette di carabinieri e guardia di finanza
  • Cinque positivi al Covid19 tra i migranti trasferiti in nave quarantena
  • Sospese le ricerche dei dispersi del naufragio dello scorso 30 giugno

Non si fermano gli barchi di migranti a Lampedusa. Altri due sbarchi nelle scorse ore con oltre 115 migranti si aggiungono agli interventi delle forze dell’ordine che hanno avevano accompagnato nell’isola quasi 130 persone provenienti dal Nord Africa.

Una motovedetta della guardia di finanza ha trainato gli ultimi 17 tunisini al molo Favarolo. Prima di loro erano arrivate altre 98 persone, fra cui 7 donne e 15 minori, provenienti da Egitto, Tunisia e Palestina.  Fra loro anche una donna incinta che è stata trasferita, per essere sottoposta ad accertamenti, al Poliambulatorio.

La motovedetta CC N801 dei carabinieri ha intercettato (e poi sequestrato) un barcone di dieci metri con 24 tunisini a bordo tra cui una donna, mentre un altro con 19 tunisini e due donne, è stato bloccato davanti all’isola dei Conigli dalla motovedetta della capitaneria. Ad ora sono già 8 gli sbarchi in giornata.

Poco prima, intervenento di una motovedetta della guardia di finanza ha portato a riva altri 20 tunisini che sono stati intercettati a bordo di un barchino. Nelle ore precedenti vi erano stati altri sbarchi che hanno portato sull’isola 64 persone (39 in quello più alto, 15 e 10 negli altri due), tutte a bordo di barchini.

Tra i trasferiti a nave quarantena, cinque positivi al Covid19

Altri 46 migranti, cinque dei quali positivi al Covid-19, sono stati trasferiti sulla nave quarantena Atlas ancorata a Lampedusa. Si sono andati ad aggiungere ai 39 del pomeriggio e ai 231 imbarcati in mattinata. E’ corsa contro il tempo, visto il ripetersi di sbarchi, per alleggerire l’hotspot dove sono, al momento, presenti 255 migranti. Per domattina, 4 luglio, dopo le procedure di identificazione e i controlli medici, è stato disposto – ma il numero è ancora imprecisato – il trasferimento di altri profughi con la nave di linea per Porto Empedocle

Sospese le ricerche dei dispersi del naufragio

Intanto, le ricerche dei 9 dispersi (10 secondo l’Unicef) del naufragio dello scorso 30 giugno, fra Lampedusa e l’isolotto di Lampione, sono state sospese.
Dall’alba non ci sono più – nel tratto di mare dove si è verificata la tragedia – le motovedette della Capitaneria, Guardia di finanza e Carabinieri.

Le 72 ore, tempo durante il quale si presume di poter trovare in vita chi è finito in mare, sono scadute ieri mattina. Per l’intera giornata di ieri (2 luglio), le ricerche dei dispersi sono però, comunque, andate avanti ugualmente. Le ricerche potrebbero riprendere qualora dovessero emergere tracce dei dispersi.

Spari su barcone, Sea Watch denuncia a Pm Agrigento

La Sea Watch ha presentato una denuncia per tentata strage in mare alla procura di Agrigento dopo gli spari da parte di una motovedetta libica verso un barcone carico di migranti. Sulla vicenda la Guardia costiera libica, dopo la pubblicazione sui social del video realizzato da un aereo della Ong, ha aperto un’inchiesta interna. La procura di Agrigento dovrà ora verificare la giurisdizione per stabilire se potrà o meno procedere.

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