Dovrebbe approdare oggi pomeriggio al Consiglio dei ministri la dichiarazione di Stato di emergenza nazionale in materia di immigrazione. La decisione sarebbe maturata dopo un incontro avvenuto ieri tra i ministri dell’Interno, Matteo Piantedosi, e della Protezione civile e del Mare, Nello Musumeci.

Tremila arrivi in 48 ore

Intanto sono scattate già ieri in tarda serata le operazioni logistiche per il montaggio di due tendostrutture per accogliere i circa 700 migranti in arrivo al porto di Catania. La Protezione civile regionale, attivata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e coordinata dal direttore generale Salvo Cocina, sta dando supporto al Comune di Catania per favorire la corretta accoglienza e la sistemazione temporanea dei migranti nell’ex hub vaccinale di via Forcile, a San Giuseppe La Rena.

Protezione civile attivata

“Il sistema di Protezione civile siciliano, con i suoi tecnici e il suo volontariato – spiega Cocina – è stato mobilitato già nel pomeriggio di Pasquetta per dare assistenza alle operazioni di sbarco, coordinate dalla prefettura di Catania, e fornire una idonea sistemazione temporanea ai migranti”.

Il dipartimento regionale della Protezione civile ha messo a disposizione due tendostrutture di 12 per 24 metri e le sta montando nel parcheggio di via Forcile, grazie ai suoi funzionari, esperti di logistica, e ai volontari accorsi dai comuni di Adrano, Bronte, Catania, Misterbianco, San Giovanni La Punta e Siracusa, per un totale di oltre 30 volontari e cinque funzionari operativi.

Il drammatico week end pasquale

Oltre 3000 migranti sono arrivati in Sicilia nel ponte di Pasqua. La Nave Diciotti della Guardia costiera ha scortata  un peschereccio con 400 persone a bordo che nella notte si trovava nella zona SAR condivisa di Malta e Italia, partita Tobruk. Sul posto anche anche due mercantili per dare riparo all’imbarcazione visto che il mare è piuttosto agitato con onde alte circa 2 metri.

Sono circa 1.700 i migranti approdati a Lampedusa in 48 ore, con l’hotspot al collasso con circa 1.600 persone, quattro volte la capienza. Molteplici i salvataggi svolti in questi giorni di festività dalla Guardia costiera che che sta operando in diversi scenari, a largo di Lampedusa e nel mar Ionio, a sud est della Sicilia. Da venerdì a oggi, circa duemila sono le persone tratte in salvo.

La notizia è stata confermata, in diretta su Rainews24, da Gianluca D’agostino Capo della centrale operativa della Guardia costiera, che monitora costantemente la situazione. Inoltre, D’Agostino ha anche reso noto che un’altra nave che si trova nello Ionio ha 800 persone a bordo e nave Peluso è intervenuta sul posto insieme a tre motovedette per prestare i primi soccorsi. Al mmento circa 150 persone sono state trasferite sulle imbarcazioni della Guardia Costiera per alleggerire il carico di migranti, mentre nave Peluso stra trainando l’imbarcazione.

Le uova di Pasqua ai più piccoli

Oltre cento uova di Pasqua sono state portate ieri, dal sindaco di Lampedusa Filippo Mannino, all’hotspot di contrada Imbriacola. A donarli è stato un supermercato dell’isola e il primo cittadino, assieme ad altri componenti dell’amministrazione, avrebbe voluto consegnare personalmente le uova di Pasqua a tutti i piccoli migranti presenti nella struttura. Non è stato però possibile perché nella struttura sovraffollata erano in corso le procedure di identificazione dei nuovi sbarcati. I pacchi sono stati dunque lasciati davanti al cancello e alla distribuzione ai piccini che si trovano nella struttura hanno pensato gli operatori dell’ente gestore.

L’inchiesta della procura

La procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un’inchiesta sul naufragio in acque maltesi in seguito al quale sono stati recuperati due cadaveri e che, secondo quanto riferito dai superstiti, avrebbe provocato 18 dispersi. L’ennesima tragedia del mare è avvenuta nel cuore del Mediterraneo.

I 22 naufraghi sopravvissuti, fra i quali 9 donne, sono stati soccorsi dalla nave ‘Nadir’ della ong tedesca ‘Resqship’ che ha recuperato anche i cadaveri di due uomini.

Il procuratore reggente di Agrigento, Salvatore Vella, ha aperto un fascicolo, a carico di ignoti, per le ipotesi di reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato. I sopravvissuti, nelle prossime ore, saranno ascoltati dagli agenti della Squadra mobile. Secondo le prime ricostruzioni, la barca in ferro di 7 metri sulla quale viaggiavano i migranti era partita da Sfax, in Tunisia.

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