È stato ucciso con tre colpi di pistola, esplosi a distanza ravvicinata, il sessantanovenne Francesco Simone, rivenditore di auto a Favara. Il medico legale, incaricato dalla procura di Agrigento, ha fatto eseguire una tac sulla salma e poi ha proceduto all’autopsia. La vittima è stata raggiunta all’addome, poi alla testa, in quella che sembra sempre di più come una vera e propria esecuzione.

Il medico legale consegnerà i risultati dell’autopsia al sostituto procuratore Maria Barbara Cifalinò in un paio di mesi. Simone pare che abbia tentato la fuga. I carabinieri continuano le indagini per risalire all’assassino.

Il luogo dell’agguato

Secondo le prime notizie, come detto e come da confermare, l’uomo sarebbe caduto in un vero e proprio agguato in contrada Poggio Muto. Da comprendere se il killer lo abbia raggiunto e ucciso o se si trovasse con lui già prima del delitto. Da ricostruire anche eventuali liti che possano aver fatto scattare la furia omicida.

Cosa faceva la vittima

La vittima, Francesco Simone, aveva 69 anni e per mestiere vendeva automobili. Sul posto il medico legale ed il magistrato di turno per coordinare le attività del nucleo operativo dei Carabinieri di Agrigento. Proprio sull’attività di Simone si incentrano i primi accertamenti da parte delle forze dell’ordine. In passato sembra che la vittima fosse entrato in contrasto con alcuni clienti che lo avrebbero accusato di truffa e usura. Si indaga per accertare se questi episodi possa essere legati al delitto odierno ma non si trascurano altre piste mentre si accertano i fatti e si ricostruiscono i legami della vittima e le sue attività personali e commerciali.

Inquirenti stanno visionando filmati

L’omicidio è avvenuto in campagna ma in un luogo non molto distante dalla sede della sua rivendita di autovetture. Nei dintorni della zona ci sarebbero delle telecamere. Gli inquirenti stanno visionando i filmati.

 

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