Il questore di Agrigento, Emanuele Ricifari, è stato promosso dirigente generale di pubblica sicurezza. Ricifari, arrivato lo scorso marzo dalla questura di Caltanissetta, resterà per qualche settimana ancora nella città dei Templi e poi verrà trasferito a Roma per nuovi ruoli.

L’augurio del sindacato di Polizia Mp

“Nel corso dell’odierno consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi il Dr. Emanuele Ricifari – afferma il segretario generale provinciale Alfonso Imbrò del sindacato di Polizia MP – è stato promosso a Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza. Il Dr. Ricifari è stato assegnato il 28 marzo scorso presso la questura di Agrigento e da subito si è potuta apprezzare la sua energia e professionalità nel condurre  una Questura così articolata come quella di Agrigento, che la vede protagonista, non solo  nell’attività quotidiana di Polizia, nella conduzione dell’ordine e la sicurezza  pubblica legata al fenomeno dell’Immigrazione clandestina, che proprio nel periodo dell’insediamento del questore Ricifari ha avuto una incalcolabile  impennata di sbarchi a cui si ha saputo fare fronte senza se e senza ma”.

Il segretario provinciale del sindacato prosegue “Un alto funzionario dello Stato che in soli otto mesi ha saputo, in prima persona dare un’impronta indelebile ad una città troppo spesso omertosa e silente di fronte ad episodi drammatici. Un uomo che non si è mai tirato indietro fin dal primo giorno del suo insediamento. Siamo certi che nel nuovo ruolo da Dirigente Generale, attribuitogli all’interno della nostra Istituzione, guarderà sempre con attenzione la nostra Provincia riconoscendo la professionalità e l’impegno che gli uomini e le donne della Polizia di Stato Agrigentina hanno saputo donare nell’espletamento del proprio servizio. Il Movimento dei Poliziotti Democratici e Riformisti, che ricordiamo essere il sindacato maggiormente rappresentativo per la Polizia di Stato ad Agrigento, augura al neo dirigente Generale Dr. Emanuele Ricifari ulteriori ed importanti traguardi”.