È stato recuperato il portellone del traghetto Sansovino finito mentre l’imbarcazione era in fase di carico a Linosa. Dopo innumerevoli tentativi, ieri, il portellone è stato prima portato a galla e poi rimesso sulla terraferma. Ora dovrebbe raggiungere la motonave che andrà in cantiere per essere riparata e poter tornare sulla rotta Porto Empedocle-Lampedusa, passando per Linosa.
Per il recupero del portellone sono stati fatti vari tentativi. Prima con i palloni, poi con una gru che era stata fatta arrivare da Lampedusa. È servito infine un mezzo ancora più potente trasportato da Porto Empedocle. Il portellone, ieri sera, era dunque sulla terraferma di Linosa. Nel corso delle prossime ore sarà trasportato a Porto Empedocle e le isole Pelagie.
L’incidente è avvenuto il 17 agosto, quando in fase di disormeggio dal porto di Linosa, il portellone centrale del traghetto di linea Sansovino si staccava e finiva in mare. “Durante le operazioni di disormeggio e chiusura, a causa della rottura di un cavo d’acciaio il portellone centrale della nave Sansovino ha ceduto sganciandosi dai supporti. La nave è rimasta in rada a Linosa in attesa dell’autorizzazione delle competenti autorità per poter effettuare il viaggio di trasferimento e avviare i necessari lavori di riparazione una volta giunta a Porto Empedocle.
“Caronte & Tourist – ha detto in una nota la compagnia – sta provvedendo a riproteggere i 347 passeggeri a bordo. In particolare, 147 migranti con relativa scorta saranno imbarcati sulla motonave “Cossyra” e 200 sull’aliscafo “Ettore” di Liberty Lines”. C&T sta inoltre valutando diverse opzioni per garantire – nei prossimi giorni – il passaggio sui propri mezzi ai passeggeri che avevano già prenotato, prevedendosi per la “Sansovino” lavori di riparazione di una certa importanza e dunque una fermata in cantiere non brevissima”.
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