Gravi carenze nella gestione della spiaggia di San Leone, nota località balneare di Agrigento, mettono a rischio l’incolumità dei bagnanti. A lanciare l’allarme è l’associazione ambientalista Mareamico, che denuncia una situazione di degrado assimilabile alle zone di guerra. Nonostante il recente ripristino della pista ciclabile, la spiaggia versa in condizioni pietose: guard rail abbandonati tra gli scogli, cumuli di detriti lasciati sulla battigia, ferri e tubi arrugginiti che spuntano dal fondo del mare.
Litorale deturpato
Tutto ciò, oltre a deturpare lo splendido litorale, costituisce un serio pericolo per i bagnanti, che rischiano di ferirsi. Per questo Mareamico ha chiesto un intervento urgente al Comune e al Genio Civile, prima che si verifichino incidenti. La situazione richiede un immediato ripristino del decoro e della sicurezza di quello che dovrebbe essere un fiore all’occhiello della costa agrigentina.
Plastica killer, tartaruga marina vittima della plastica ad Agrigento
Una tartaruga uccisa con molta probabilità dalla plastica. Lo scorso 23 maggio l’associazione ambientalista Mareamico aveva rinvenuto nel bagnasciuga della spiaggia della Babbaluciara a San Leone, nell’Agrigentino, una tartaruga morta. Lo stesso giorno la carcassa è stata trasportata da volontari di Marevivo Sicilia presso l’Istituto Zooprofilattico di Palermo, che ha effettuato l’esame autoptico e il risultato è stato sconcertante.
Risultati dell’autopsia: plastica e alghe aliene
Nel suo stomaco è stato trovato un grosso quantitativo di rifiuti plastici ed anche la presenza di alghe aliene, della specie Sargassum, che si è diffusa rapidamente negli ultimi anni nel mediterraneo a causa dell’aumento delle temperature del mare, legato ai cambiamenti climatici. “I risultati della necroscopia – dicono da Mareamico – devono far riflettere sull’importanza di ridurre l’utilizzo di plastica monouso e soprattutto devono impegnare tutti a non abbandonarla in ambiente”.
La Caretta Caretta a Realmonte
Lo scorso 28 maggio una grossa tartaruga Caretta caretta ha deposto le sue uova nel lido Kaeso di Realmonte. Tutta l’operazione di ovodeposizione è stata filmata da Mareamico, che poi ha chiesto ed ottenuto la collaborazione del personale del WWF Italia, che gestisce la riserva di Torre salsa. Il giorno dopo l’evento in spiaggia è arrivato il personale dell’Istituto Zooprofilattico di Palermo per prelevare le sabbie, analizzare le acque del mare prospicente e registrare la temperatura delle sabbie.





Commenta con Facebook