Anche la Sicilia presente alla famosa “100 km del Passatore”, la storica gara podistica che si corre tra Firenze e Faenza. Tre medici agrigentini hanno infatti partecipato alla gara svoltasi tra il 24 e il 25 maggio scorso, arrivando al traguardo dopo più di 11 ore complessive di corsa.

La storia e il percorso della gara

La gara, giunta all’edizione numero 50, collega le due città di Firenze e Faenza attraversando tutta la parte ovest della Toscana, inoltrandosi fin dentro l’appennino tosco romagnolo. Si percorrono prima la strada provinciale 54 e poi la storica strada regionale 302, che si innalza in tutto l’appennino ed è il cuore di questa 100 km fin dalla prima edizione. Ed è proprio questo innalzarsi sulle montagne l’altro grande ostacolo per i corridori: il forte dislivello di tutto il percorso, con il picco massimo raggiunto al passo della “Colla di Casaglia”, al kilometro numero 48 circa, che segna un’altitudine di ben 913 metri. Per intenderci, la quota della Colla di Casaglia è più del doppio di quella di Monte Pellegrino, il cui punto più alto sta a 445 metri dal livello del mare. Una gara ai limiti dello sforzo fisico

I tre medici argentini

Gli stoici medici che hanno completato questo percorso sono tre infermieri agrigentini dell’Asd Atletica Licata: Giacinto Lo Piccolo, presidente della Commissione Albo Infermieri, con Nunzio Lauria e Laura Scrimali, iscritti all’Ordine delle professioni infermieristiche, che con impegno e determinazione hanno concluso il loro impegnativo percorso, stremati ma molto soddisfatti.
“Ci sono gare che sono difficili da spiegare e raccontare, afferma Giacinto Lo Piccolo, e i “100 Km del Passatore” è, appunto, una di queste. È stata una esperienza davvero incredibile, molto dura e faticosa ma, al contempo, ricca di emozioni e capace di offrire paesaggi mozzafiato. Durante questa mia prima esperienza, ho avuto modo di incontrare altri atleti e di restare da solo, durante la notte, sotto il cielo stellato. E questo è stato il momento più bello perché mi ha costretto a tirare fuori tutte le risorse, fisiche e mentali, per arrivare al traguardo dei 100 chilometri”.