Potrebbe portare ad una svolta la nuova inchiesta sulla maxi truffa sulla legge 104 in provincia di Agrigento. Coinvolti medici, insegnanti, impiegati e professionisti di diversi rami di attività che avevano dichiarato di avere un parente ammalato da accudire per usufruire di agevolazioni sul lavoro.
Dopo i 100 indagati dei mesi scorsi, adesso altre 252 persone sono finite nel mirino degli investigatori. Tra loro anche un centinaio di medici che avrebbero firmato false attestazioni. La maggior parte degli indagati risiede nei comuni di Raffadali e Favara, e questo fa ipotizzare agli inquirenti l’esistenza di un vero e proprio, e soprattutto collaudato, sistema corruttivo mirante ad ottenere benefici che in realtà non spettavano ai ‘furbetti’ della 104.
I poliziotti della Digos hanno notificato a tutti un avviso di proroga delle indagini emesso il 13 ottobre dal gip di Agrigento.
Le accuse contestate dalla procura di Agrigento sono quelle di falso materiale e falso ideologico commessi da pubblico ufficiale. Nel settembre di due anni fa, l’inchiesta denominata “la carica dei 104” aveva portato a 19 ordinanze di custodia cautelare. Per sei persone era stata disposta la custodia in carcere, per otto i domiciliari, a cinque indagati venne imposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
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