Dopo 30 anni di attesa a Manfria, località balneare di Gela, arriva l’acqua potabile per circa 400 utenze grazie ad un acquedotto “fai da te”. A realizzare la rete idrica è stata la “Divina acquedotti srl”, un’impresa di Riesi, alla quale i residenti della zona balneare si sono rivolti dopo essersi costituiti in consorzio.

L’acqua corrente ha posto fine al servizio di autobotti
che rappresentava un costo non indifferente per le casse del Comune di Gela. La vicenda e’ stata al centro di una polemica fra il Comune di Gela e Caltaqua, la società italo – spagnola che gestisce in provincia di Caltanissetta il servizio idrico.

Caltaqua ha infatti sostenuto che sarebbe intervenuta con dei finanziamenti pubblici ma i progetti erano bloccati dal 2008 per le difficoltà riscontrate negli espropri. Le famiglie, stanche di aspettare i finanziamenti pubblici si sono riunite in consorzio, incaricando privatamente la “Divina Acquedotti”, di costruire e gestire per 30 anni in project financing la rete idrica primaria e secondaria. L’impresa riesina, ha portato l’acqua nelle abitazioni della zona, grazie a un sistema che non prevede scavi in superficie ma interventi sotterranei con
una “talpa” meccanica.