Contano sui sondaggi interni e pensano di riuscire a bissare i grandi risultati delle ultime elezioni in Sicilia. Si presentano compatti e aspettano la discesa nell’isola di Giuseppe Conte che arriverà fra due settimane.
Nuccio Di Paola suona la carica dei 5 stelle
“Siamo il primo partito in Sicilia, lo dicono i sondaggi in nostro possesso e dobbiamo e possiamo ancora crescere. Per questo, da qui al 23 settembre, faremo quattro incontri al giorno, da un capo all’altro della Sicilia, per cercare di crescere ancora e vincere questa battaglia. Io ci credo. Noi, che siamo una vera squadra, ci crediamo. E a metà settembre arriva Conte a darci una grossa mano”.
Nuccio Di Paola, candidato presidente per il M5S alla presidenza della Regione Siciliana, ha suonato la carica questo pomeriggio al plotoncino dei 90 candidati 5stelle alle prossime elezioni regionali e politiche nel corso della riunione tenuta a Caltanissetta per coordinare le prossime iniziative in vista dell’appuntamento con le urne.
Candidati tutti presenti a Caltanissetta
Alla riunione erano presenti anche i deputati uscenti Gianina Ciancio, Francesco Cappello, Salvatore Siragusa e Stefano Zito oltre che la senatrice Nunzia Catalfo e il sottosegretario Giancarlo Cancelleri.
“Siamo – ha detto Di Paola – una squadra competitiva ed esperta, abbiamo dentro professionisti, ex sindaci e consiglieri comunali. Dobbiamo sfruttare ogni momento a disposizione per dire alla gente cosa abbiamo fatto e cosa continueremo a fare e per ribadirgli che chi è con noi è dalla parte giusta, che poi è quella del cittadino, che abbiamo sempre messo al centro della nostra azione politica. Per dirgli che se c’è un voto utile è quello per noi. che saremo sempre dalla loro parte”.
No al Ponte sullo stretto come priorità
Rispondendo alle dichiarazioni degli altri candidati nel pomeriggio Di Paola aveva già parlato di Ponte sullo Stretto “Magicamente ad ogni elezione il ponte sullo Stretto torna ad essere una priorità. E tutti i leader del centro destra, da Salvini, alla Meloni a Schifani, ovviamente ora non si sottraggono a questo rito. Il ponte può essere una priorità per la Sicilia, non è pero certamente la primissima, specie ora che famiglie e imprese sono alle prese col caro bollette e tante aziende non sanno se a settembre, proprio per questo, riusciranno a rialzare le saracinesche dopo le ferie. I prezzi nei supermercati cominciano ad essere insostenibili per tanti nuclei familiari. Parlare di ponte in questo contesto, peraltro in un’isola dove ci muoviamo su strade che sembrano mulattiere, ci sembra pertanto un’eresia. Si smetta piuttosto di sparare a zero sul reddito di cittadinanza che per tanti è diventata una ciambella di salvataggio cui aggrapparsi con tutte le forze. Potenziare e migliorare questo strumento, quello sì che è una vera priorità”.
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