Accoltella la madre al culmine dell’ennesima lite nata, probabilmente,m da una richiesta di soldi. Almeno questa la tesi accusatoria sostenuta nella ricostruzione a caldo della nuova tragedia familiare che si è consumata nel Nisseno.
La prima sommaria ricostruzione
La tragedia è avvenuta a Gela in provincia di Caltanissetta dove una donna di 62 anni, Francesca Ferrigno, è stata uccisa dal figlio, Filippo Tinnirello, di 43 anni. in base a quanto si apprende tra i due c’era stata, poco prima, l’ennesima discussione dopo la richiesta di denaro, al diniego l’uomo ha impugnato un coltello ed ha ferito mortalmente la madre.
Il figlio si costituisce
L’uomo si è costituito alle forze dell’ordine. In maniera anomala pare che il presunto omicida si sia costituito nel locale commissariato di polizia ma le indagini sono condotte dai carabinieri coordinati dalla Procura di Gela guidata dal procuratore Salvatore Vella. Trasferito ion caserma in stato di fermo è stato ascoltato perm tutta la notte. Ci sono molte cose da chiarire.secondo le notizie raccolte dagli investigatori non sarebbe la prima volta che in casa Tinnirello si registrano liti.
La sera della lite finita in tragedia
Ieri, però, l’ennesima lite sarebbe finita in tragedia. Da comprendere i motivi delle continue richieste dell’uomo, la reazione della donna, il perché la madre non abbia chiesto aiuto, e l’esplosione di rabbia tale da portare all’omicidio. Tutti dettagli che assumono so,lo importante di contorno rispetto ad una tragedia immane ma che sono rilevanti ai fini del processo penale.
I precedenti di violenza sui genitori
La violenza familiare dei figli nei confronti dei genitori è sempre più diffusa. l’ultimo episodio noto è accaduto a Catania una settimana fa quando una donna è stata aggredita e maltrattata dalla figlia 26enne, la quale ha anche tentato di spingerla giù dal balcone. L’episodio è avvenuto nel quartiere Librino, tristemente noto per i suoi problemi sociali.
Nelle stesse ore un altro episodio era avvenuto a Biancavilla dove un uomo di 26 anni già agli arresti domiciliari si è scagliato con violenza contro i genitori conviventi, minacciandoli persino di morte. È accaduto nella tarda serata di ieri nel centro abitato del comune etneo. A segnalare la violenta lite in corso è stata la chiamata della sorella 10enne dell’uomo al 112. Tempestivo l’intervento dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Paternò che, giunti sul posto, hanno udito le urla dell’esagitato contro i familiari.
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