Un gente di commercio agrigentino è stato assolto dal reato di truffa aggravata in concorso nei confronti di una società di opera d’arte. L’uomo era finito in una inchiesta per sospette truffe ai danni di una società, la Editalia S.p.A., azienda del Gruppo Poligrafico e Zecca dello Stato, che si occupa della produzione e della vendita di opere d’arte editoriali, collezione di multipli di opere d’arte, medaglie, gioielli d’autore.

L’inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza di Caltanissetta era nata dopo la denuncia-querela sporta dalla stessa società e che ha visto finire a processo diciotto soggetti per l’ipotesi di reato di truffa aggravata in concorso. La società  riteneva di essere stata danneggiata dalla condotta fraudolenta posta in essere, nel corso dell’anno 2011, da agente di commercio agrigentino, V.P. le sue iniziali, al quale aveva rilasciato apposito mandato di agenzia e con il quale vi era questo rapporto di collaborazione di lunga data.

Secondo l’accusa, l’agente di commercio agrigentino, ritenuto essere al vertice dell’organizzazione insieme ad altri due soggetti, avrebbe concorso nella presunta truffa poiché i contratti di acquisto, tramite lui sottoscritti, erano rimasti tutti quanti inadempiuti in quanto le rate non venivano pagate, il tutto a sol fine di ottenere le provvigioni sulle vendite.

La merce consegnata in virtù di tali contratti inevasi era stata rintracciata su un sito web che avrebbe avuto la stessa sede legale della società presso cui la merce era stata consegnata. Dopo il rinvio a giudizio avvenuto nel 2016, il giudice monocratico del Tribunale di Caltanissetta ha assolto, perché il fatto non sussiste, l’agrigentino difeso di fiducia dall’avvocato Antonio La Rocca e dall’avvocati Carla Sicurello entrambi del foro di Agrigento.