Bancarotta fraudolenta ed auto riciclaggio. Sono le accuse mosse nei confronti di una azienda gelese finita nel mirino della Guardia di Finanza che ha anche sequestrato i beni aziendali.

Un arresto e sette misure cautelari aggiuntive

L’operazione è scattata alle prime luci dell’alba quando militari della guardia di finanza di Gela e del nucleo di Polizia economico finanziaria di Caltanissetta nell’ambito di indagini su reati fallimentari hanno arrestato un imprenditore ed eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di altri sette indagati. Sono accusati, a vario titolo, proprio di bancarotta fraudolenta, falso in attestazioni e relazioni e autoriciclaggio.

Sequestrati beni per 3 milioni

Nell’ambito della stessa operazione è in corso il sequestro preventivo di una società con sede operativa a Gela e altri beni il cui valore complessivo è stimato dagli investigatori in circa 3 milioni di euro. Le indagini delle Fiamme gialle sono state coordinate dalla Procura di Gela.

Un precedente nel settore fiscale a Gela

Una operazione simile per modalità ma di entità assolutamente diversa era stata condotta sempre a Gela due anni e mezzo fa. In quella occasione finanzieri del Comando Provinciale di Caltanissetta, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Gela, su richiesta della locale Procura, avevano sequestrato beni per circa 380 mila euro a un imprenditore titolare di una società che opera su tutto il territorio nazionale nel settore dell’isolamento termico ed acustico. indagato per frode fiscale.

In quel caso furono contestati tre anni di evasioni fiscali

Secondo l’accusa avrebbe evaso tasse, tra il 2012 e il 2015, per oltre 6milioni di euro attraverso l’utilizzo di fatture false, costi inesistenti. Il provvedimento cautelare venne eseguito da militari del nucleo di Polizia economico finanziaria di Caltanissetta, che sequestrarono Gela, oltre a conti correnti dell’indagato e della società, un’autovettura e un edificio a Gela, con appartamenti e locali commerciali.

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