Il questore della Provincia di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello ha emesso un decreto di sospensione della licenza, ex articolo 100 Tulps (Testo unico leggi pubblica sicurezza), per cinque giorni, nei confronti del titolare di un bar ubicato nel centro storico del Capoluogo.

L’operazione Tritone

Il provvedimento è stato emesso a seguito di quanto emerso nel corso delle indagini della squadra mobile relative all’operazione di polizia giudiziaria “Tritone” che ha portato all’arresto di numerose persone per associazione finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. L’esercizio commerciale, come emerso dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, era frequentato quotidianamente dagli affiliati all’associazione, soggetti di spicco appartenenti alla criminalità locale, i quali trafficavano all’interno del bagno del bar.

L’assidua frequenza del locale da parte di pregiudicati costituisce un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica e la temporanea sospensione dell’attività ha l’obiettivo di dissuadere i soggetti indesiderati dal continuare a frequentarlo.

Chiuso per una settimana un bar frequentato da pregiudicati nel Catanese

Episodio simile qualche settimana fa nella provincia di Catania. Il questore  Giuseppe Bellassai, a seguito dell’attività svolta dai poliziotti del commissariato di pubblica sicurezza di Caltagirone, ha decretato la sospensione temporanea ex art.100 dell’attività di un bar del centro calatino, imponendo per sette giorni la chiusura del locale.

Il provvedimento, notificato alla titolare dell’esercizio commerciale, scaturisce dallo svolgimento di specifici servizi di controllo del territorio disposti dal Questore negli esercizi commerciali della Provincia, che contribuiscono al contrasto del crimine.

L’articolo 100, infatti, consente al questore la chiusura per un periodo determinato “di un esercizio (…) che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate”, allo scopo di garantire l’ordine e la sicurezza dei cittadini e soprattutto le legittime aspirazioni a vivere in una comunità sicura, ove svolgere ordinatamente le proprie attività, nonché di costituire una garanzia per tutte quelle attività economiche che rispettano le norme. Il provvedimento ha altresì la funzione di produrre un effetto dissuasivo nei confronti dei soggetti ritenuti pericolosi, i quali sono privati di un luogo di abituale aggregazione, venendo avvertiti che la loro presenza in tale luogo è oggetto di attenzione da parte delle autorità.