Per sei anni avrebbe abusato di un minorenne. Si tratta di un catechista, animatore e figura di spicco della chiesa Madre di Gela di 34 anni che ieri è stato rinviato a giudizio dal Gip con l’accusa di atti sessuali su minorenne.

Come scrive Il Giornale di Sicilia, l’episodio riguarderebbe un ragazzino che all’epoca dei fatti aveva 12 anni, e sarebbe emerso nel corso di un altro procedimento penale che riguarderebbe un carabiniere di Gela, rinviato a giudizio per violenza sessuale su minore. Le indagini, coordinate dalla procura e condotte dalla squadra mobile di Caltanissetta e dal commissariato di Gela, sono iniziate nel 2022.

L’inchiesta

Da quanto emerso dall’inchiesta, i due si sarebbero conosciuti in chiesa Madre. Sulla base delle informazioni rese dalla presunta vittima, il minore, che oggi ha 24 anni, mentre frequentava la chiesa, avrebbe conosciuto il formatore che, sfruttando il suo ruolo educativo e di riferimento in ambito parrocchiale, l’avrebbe indotto a compiere atti sessuali, sia in privato che nelle pertinenze della chiesa. L’indagato era infatti in possesso delle chiavi dei vari locali della parrocchia, in quanto spesso si occupava dell’allestimento di cerimonie e funzioni religiose.

Le indagini

Dagli elementi raccolti dagli inquirenti, sembra inoltre che più di una persona fosse a conoscenza dei presunti abusi sessuali. Gli investigatori hanno passato al setaccio computer e profili social di diverse persone coinvolte raccogliendo parecchie prova a sostegno della loro tesi accusatoria, che hanno portato prima alla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini e successivamente alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla procura di Gela al giudice per le udienze preliminari. Richiesta accolta e adesso sfociata nel rinvio a giudizio del catechista.