Per motivi passionali, un giovane di Gela (Cl), spalleggiato dal padre, nello scorso mese di luglio, avrebbe aggredito selvaggiamente, a colpi di martello, un coetaneo che aveva “osato” fidanzarsi con la sua ex compagna. A distanza di sei mesi da quella spedizione punitiva i carabinieri hanno identificato e arrestato i presunti autori dell’aggressione, eseguendo un ordine di custodia cautelare in carcere, con l’accusa di tentativo di omicidio, emesso dal Gip del tribunale su richiesta dei pm Fernando Asaro e Mario Calabrese.

Gli arrestati sono Giuseppe e Simone Rinelli, di 58 e 27 anni, padre e figlio, entrambi, secondo le forze dell’ordine, con numerosi precedenti penali. La sera del 24 luglio avrebbero atteso la vittima in via Ferrara, una strada del quartiere “Rabbateddru”, nel centro storico gelese, e l’avrebbero picchiata con ferocia in varie parti del corpo causandole lesioni multiple ed in particolare fratture multiple alle ossa del cranio. Il malcapitato ha rischiato anche di perdere un occhio.

I medici dell’ospedale Vittorio Emanuele di Gela lo ricoverarono in corsia con prognosi riservata. Superata la fase critica, il giovane ha collaborato attivamente con i carabinieri che stavano indagando sull’episodio.

Ad accusare i Rinelli ci sarebbero anche altre testimonianze, intercettazioni ambientali e immagini di videocamere di sicurezza private acquisite dagli inquirenti. Nel corso di una perquisizione domiciliare nell’abitazione dei due arrestati, i militari hanno sequestrato coltelli, bastoni e un martello da fabbro come quello usato nell’aggressione.