Definiti come “i due consiglieri razzisti” di Caltanissetta dopo aver presentato un’interpellanza al Comune riguardo le problematiche del centro storico.
Tra le proposte si legge: “la necessità di affiggere, a tappeto, sui muri delle vie, nei bar, davanti le scuole e gli ospedali, un’ordinanza- decalogo con le principali regole comportamentali, da far rispettare agli extra comunitari che sconoscono, a causa delle diversità culturali, il modo corretto e sano della vita cittadina, e che in quel modo sarebbero aiutati a rispettare la città e i cittadini che li accolgono”.

Idea provocatoria senza indicare alcuna regola

I consiglieri del carroccio non specificano quali siano le “regole” da far rispettare, ma la loro richiesta viene immediatamente bollata come “vergognosa e razzista” dal sindaco Roberto Gambino del M5s. “Risponderò con i fatti all’interpellanza – spiega -, visto che i 20 milioni di euro di rigenerazione urbana riguarderanno soprattutto il centro storico e contribuiranno alla sua rinascita. Per ciò che concerne le dichiarazioni sui migranti le giudico vergognose, razziste, gravi e pericolose”.

I partigiani in difesa dei migranti

Dura anche la condanna dalla sezione nissena dell’Anpi: “Siamo profondamente indignati per queste affermazioni che rimandano a pagine oscure della storia del nostro Paese”. E il segretario del circolo “Guido Faletra” del Pd, Carlo Vagginelli, annuncia: “appena ho letto queste parole sono corso in Comune per prendere la tessera dell’Anpi”. Anche la Cgil invita “a smascherare tutte le forme con cui questo “nuovo” razzismo continua a manifestarsi; non esiste giustificazione alcuna che possa limitare, negare e ghettizzare alcun cittadino a prescindere dalla nazionalità , dalla cultura e dalle origini”.
Per Italia Nostra, infine, si tratta di una proposta “indecorosa e provocatoria. Un “decalogo” ci vorrebbe per Salvini e i suoi adepti. Bel modo di integrare i cosiddetti “migranti” che, malgrado ciò che possano pensare taluni, sono una risorsa importante per Caltanissetta”.