Don Vincenzo Sorce, fondatore e presidente storico dell’Associazione “Casa Famiglia Rosetta”, si è spento serenamente la notte scorsa a Serradifalco (Caltanissetta), il paese dov’era nato 74 anni fa e dove abitava. Don Vincenzo Sorce era anche presidente regionale e vicepresidente nazionale dell’Aris, associazione che raggruppa le strutture sanitarie di matrice cattolica.

Fondata negli anni ’80 a Caltanissetta per dare sostegno ad alcuni disabili, l’Associazione “Casa Famiglia Rosetta” ha poi gradualmente esteso e moltiplicato il suo impegno su varie frontiere del disagio: ha creato la comunità Terra Promessa per il recupero dei tossicodipendenti, e poi centri e servizi per il trattamento di altre dipendenze (alcolismo, ludopatia) a Caltanissetta e in altre città della Sicilia.

Da molti anni “Casa Famiglia Rosetta” è presente in Brasile (Porto Velho e Ouro Preto do Oeste, Rondonia) con strutture per il sostegno e il trattamento dei disabili e una comunità per il recupero dalle tossicodipendenze. Più recente l’impegno in Tanzania, anche qui per i disabili e per gli ammalati di Aids.

Oggi nelle strutture di “Casa Famiglia Rosetta” gli utenti sono oltre milleduecento. L’associazione – che occupa anche circa duecento dipendenti – si distingue inoltre da molti anni per l’azione sul fronte della ricerca scientifica e della formazione di figure professionali, anche attraverso una convenzione con la Pontificia Facoltà Auxilium di Roma che ha autorizzato a Caltanissetta e a Partinico un corso di laurea per educatori professionali.

Ordinato sacerdote nel 1970, don Vincenzo Sorce era laureato in pedagogia e teologia, e aveva insegnato per trent’anni nella facoltà teologica di Palermo. L’impegno in “Casa Famiglia Rosetta” era stato comunque totale, e ne aveva raccontato e spiegato la nascita e la crescita e i valori guida (attenzione ai bisogni delle persone, soprattutto emarginate e sofferenti; fede; ricerca scientifica) in parecchi libri (“Il coraggio di osare”, “Nuova Evangelizzazione e Scelta degli Ultimi”, “Guarire le ferite” etc.).

Per l’eccellenza, l’originalità e l’efficacia del progetto terapeutico di “Terra promessa”, l’Associazione fondata da don Vincezo Sorce era da molti anni partner dell’agenzia dell’Onu per la lotta alle tossicodipendenze, e ha organizzato numerosi di corsi di formazione per medici, psichiatri e operatori di vari Paesi dell’Est europeo e dell’Africa.

“Tutto ciò che è amato cresce”, questa una delle frasi che don Vincenzo amava portare avanti e oggi ne è la riprova il fatto che tutto ciò che Lui ha amato – con dedizione, impegno e costante spirito di sacrificio,- è cresciuto, ha germogliato, creando e curando questa grande famiglia che si stringe nel ricordo di un grande Uomo.
I funerali saranno celebrati giovedì alle 16,30 nella Cattedrale di Caltanissetta.

(foto tratta da Il Fatto Nisseno)