Evasi due detenuti dal carcere minorile di Caltanissetta, e scoppiano le polemiche. I minori poi sono stati rintracciati, presi e ricondotti in carcere: uno era nascosto all’interno del tetto di un’abitazione. “Le strutture non sono più idonee a mantenere questi soggetti che approfittano delle carenze strutturali e di Polizia Penitenziaria”, è il commento di Gioacchino Veneziano Segretario Generale della Uilpa, Polizia Penitenziaria Sicilia a seguito dell’evasione
La polemica
“Pare, – dichiara Gioacchino Veneziano- che i due detenuti minori di origine egiziane, assegnati da poco a Caltanissetta, provenienti dal Beccaria di Milano, sicuramente per motivi di ordine e sicurezza, approfittando dell’ora d’aria sono riusciti darsi alla fuga, certamente anche causa del poco personale di Polizia Penitenziaria a disposizione”
“Il Comandante di Reparto facente funzioni – chiosa il sindacalista regionale della Uil di settore – immediatamente ha richiamato in servizio tutto personale di Polizia Penitenziaria, avvisando le altre forze dell’ordine presenti sul territorio, per mettere in moto la macchina della ricerca dei fuggitivi”
“La politica e i nuovi vertici del Dipartimento della Giustizia Minorile – conclude il leader regionale della Uilpa Polizia Penitenziaria in Sicilia – devono prendere atto che strutture nate per contenere minori non inclini a queste azioni, unite alla gravissima carenza di personale di Polizia Penitenziaria, rendono più facili questi eventi”.
L’evasione sventata a Trapani
Sventato un tentativo di evasione al carcere “Pietro Cerulli” di Trapani. Due detenuti erano riusciti a scavare una vera e propria cavità dalla propria cella. A darne notizia è il sindacato di polizia pentenziaria Cnpp, coordinamento nazionale polizia penitenziaria, retto dal segretario provinciale Rocco Parrinello. Alla fine gli agenti sono riusciti a sventare questo progetto di evasione dal carcere grazie ad un’attenta attività di controllo.
Cosa hanno fatto
In questi giorni due detenuti italiani erano riusciti già a sfondare la parete e nascondere il grosso foro utilizzando dei fogli di carta colorati con alcuni pennarelli in dotazione. “A sventare la fuga – dice Gioacchino Veneziano, segretario regionale Uilpa Sicilia – è stato un agente che si è accorto dei rumori nel reparto Mediterraneo. Doveva esserci una pausa e invece c’era chi stava lavorando. E’ il reparto di media degenza. L’agente ha scoperto il buco. Poi sono stati identificati i responsabili che saranno trasferiti dal carcere”.
Pochi agenti
Il fatto è accaduto nello stesso reparto della casa circondariale di Trapani noto per la sommossa messa in atto da circa 200 reclusi il 10 marzo del 2020. Reparto che venne completamente devastato in quell’occasione. Il tentativo di fuga secondo i sindacalisti conferma la mancanza di personale. “Gli agenti penitenziari in servizio a Trapani sono pochi. Mancano in organico almeno 80 nuovi agenti – aggiunge Veneziano – Un numero alto se si considera che si vuole portare il carcere da 500 detenuti a 600. Con i numeri attuali è difficilissimo potere controllare i detenuti che sono coscienti di questa difficoltà e tentano pure le evasioni”.
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