Fatture false per la costruzione di due pale eoliche in realtà mai realizzate. Così l’imprenditore Giuseppe Cremona avrebbe frodato il fisco secondo la Guardia di Finanza che, su delega della Procura della Repubblica di Gela, ha sequestrato conti correnti, e beni immobili ad un imprenditore gelese per un valore di oltre 350.000 euro.

Secondo l’indagine la società operante nel settore delle lavorazioni e costruzioni di edifici ed ingegneria civile, avrebbe stilato un fantomatico contratto di appalto per la costruzione di due pale eoliche nel territorio di Butera, stipulato con l’imprenditore C.G. cui facevano capo due società ed una ditta individuale.

Secondo i baschi verdi il contratto tra i due soggetti era stato fittizio e meramente cartolare, finalizzato a creare un
meccanismo di frode basato su un sistema di società filtro utilizzate al fine di ridurre i flussi dei ricavi di talune società, mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

E’ stata quantificata, quindi, per il periodo tra il 2013 e 2015, un evasione fiscale per un totale di 350.809,38, ed i responsabili sono stati segnalati alla locale Autorità Giudiziaria per utilizzo ed emissione di fatture false.
A conclusione dell’iter investigativo, la Procura della Repubblica di Gela ha definito le indagini preliminari richiedendo il sequestro preventivo delle somme indebitamente sottratte all’Erario.ù

Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela, a seguito della richiesta formalizzata dal Pubblico Ministero, ha emesso apposito decreto di sequestro preventivo per equivalente di conti correnti, titoli azioni, beni mobili ed immobili nella disponibilità dell’indagato, fino a concorrenza di €. 350.809,38.

Sotto sequestro prventivo per equivalente sono così finiti conti correnti, 4 fabbricati e 6 terreni nella disponibilità dell’imprenditore per un valore pari a circa 350.000 euro.