Esposto su possibili nuovi ‘furbetti’ del vaccino anti Covid. Stavolta la provincia che finisce sotto i riflettori è quella di Caltanissetta.

“Stamane ho presentato un esposto alla Digos di Caltanissetta in ordine ad un presunto scandalo che mi è stato segnalato in modo assai circostanziato nei giorni scorsi, ed inerente asseriti favoritismi e modalità opache con cui sono state somministrate le prime dosi vaccinali anti Covid da parte dell’Asp di Caltanissetta”. Lo ha detto l’avvocato Annalisa Petitto, consigliere comunale del Partito Democratico, che questa mattina si è recata in questura.

“Da quanto mi è stato segnalato – continua Petitto – sembrerebbe che ad essere stato vaccinato non sia soltanto il personale medico e socio sanitario in ‘prima linea’, unica categoria che ne ha diritto nella prima fase, bensì anche soggetti estranei a tale categoria sanitaria e persino soggetti che un bel nulla hanno a che vedere con il settore della sanità, per essere chiari ‘gli amici degli amici'”.

“Se l’autorità giudiziaria dovesse accertare tali gravissime violazioni – prosegue Petitto -, vorrebbe dire che le disposizioni impartite con il Piano vaccinale ministeriale sarebbero state totalmente disattese dall‘Asp di Caltanissetta a danno di tutte quelle categorie di persone che sono più a rischio di contagio. Sarebbe stato calpestato un principio sanitario che dovrebbe sovrintendere ad una logica di razionalizzazione delle esigue dosi vaccinali a disposizione, e sarebbe stato inferto l’ennesimo colpo alla collettività nissena tutta che, ancora una volta, sarebbe vittima di una gestione sanitaria che, allo stato – conclude – mi limito soltanto a definire non all’altezza dell’emergenza pandemica in atto”.

A Scicli, nel ragusano è in corso una indagine dei Nas. Nella lista di chi avrebbe scavalcato la fila, ci sono almeno 4 ex sindaci della provincia, uno ancora in carica. Ed ancora, parenti di alcuni dirigenti amministrativi dell’Asp di Ragusa. Ma l’Azienda sanitaria, quando era scoppiato il caso, dieci giorni fa, aveva spiegato che “le persone che hanno avuto il vaccino l’hanno fatto per contribuire a utilizzare al più presto le fiale scongelate, che altrimenti sarebbero andate perse, perché alcune persone in lista non si erano presentate”, aveva detto il manager dell’Asp di Ragusa, Angelo Aliquò.

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