Il presidente Crocetta, con un’ordinanza ai sensi della legge 191, ha autorizzato la Protezione civile regionale all’avvio immediato dei lavori di dragaggio del porto rifugio di Gela.
La procedura era ferma poiché si attendeva l’esecuzione della caratterizzazione del materiale, che potrà essere disponibile dopo due mesi. Nelle more la sabbia verrà conservata in un deposito temporaneo coperto, non potrà essere utilizzata o riciclata. “Con tale procedura – dice Crocetta – si può rendere accessibile nel giro di qualche mese
il porto e fare partire i lavori complessivi per circa 3 milioni e mezzo di euro”.
Il lavoro rientra nell’accordo delle misure compensative tra Regione comune ed Eni.
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