In carcere per alcuni anni con l’accusa di essere chi non era, vale a dire uno dei più grandi trafficanti di esseri umani, il 32enne eritreo Tesmafarian Berhe ha lasciato ieri il Cpr di Caltanissetta dopo che lo scorso 31 luglio gli è stato riconosciuto lo status di rifugiato dalla Commissione territoriale di Siracusa che si è richiamata alla Convenzione di Ginevra.

Lo riportano oggi alcune testate.

“Il mio assistito – ha detto il legale Michele Calantropo – è finalmente libero e continuiamo la battaglia per il riconoscimento dei diritti di questo migrante”.

La domanda di asilo politico era stata avanzata il 12 luglio scorso, al termine di un processo durato tre anni, quando i giudici avevano ammesso “l’errore di persona” e stabilito la rettifica delle sue generalità: Berhe è stato riconosciuto non essere il “generale” Mered Medhanie Yedhego, trafficante di uomini.

Condannato a cinque anni per favoreggiamento dell’ immigrazione clandestina, dopo la scarcerazione era stato trasferito, su richiesta della Questura, al Cpr di Caltanissetta, rischiando il rimpatrio. Adesso avrà un passaporto dell’Unhcr e potrà chiedere asilo politico.

(foto di repertorio)

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