“Il grido di allarme delle imprese nissene della zona di Grottarossa deve destare grande preoccupazione, mettere in ginocchio oltre cento aziende per fare posto ad un poco sostenibile impianto di bio-metano, nuova frontiera della speculazione energetica, è l’azione più sciocca che si può fare”. A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri, che accogliendo l’appello degli imprenditori agricoli insediati nell’area di Grottarossa (CL) rilancia la preoccupazione del comitato a livello istituzionale. Con una apposita nota il deputato nisseno scrive infatti agli assessori regionali all’energia e rifiuti, alle attività produttive e all’agricoltura per rappresentare i dubbi del M5S e lanciare un appello al buon senso per scongiurare la creazione di un impianto per biometano in una delle aree a maggiore vocazione agricola e vinicola dell’entroterra siciliano.

L’impianto tra gli scarti di lavorazione, potrebbe produrre il cosiddetto “digestato” frutto della fermentazione della frazione organica dei rifiuti, tra i quali anche di scarti animali, carcasse, sangue, letame, fanghi di lavorazione ed altri rifiuti previsti nella tabella 1.A del Decreto Ministeriale n.61849 del 6 luglio 2012. “In quella zona ci sono aziende che da 120 anni fanno impresa di qualità – spiega Cancelleri – e adesso rischiano di essere messe in ginocchio perché gli scarti di lavorazione del biometano, tra i quali digestato, produrranno un compost molto acido e quindi per nulla vendibile. Come è avvenuto in altre parti d’Italia, questi scarti verranno sparsi sui terreni limitrofi andandoli ad inacidire”. Un vero e proprio disastro per i produttori di Dop, IGP ed altre produzioni che finiscono sulle nostre tavole. “Ovviamente – conclude Cancelleri – lanciamo un accorato appello al Governo regionale ed agli attori imprenditoriali ed istituzionali affinché abbandonino il progetto della costruzione di tale impianto tra i vigneti di quella splendida area”.