Un piano per creare un Osservatorio, di per se lecito, sull’attività dei magistrati nell’ambito del quale mantenere riservate alcune figure, raccogliere informazioni e poi screditare i magistrati sgraditi. Un piano gestito da esponenti di organizzazioni neo fasciste e in particolare da un avvocato di 91 anni.
L’operazione della Dia
La Dia di Caltanissetta ha eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari per l’avvocato Stefano Menicacci e per Domenico Romeo. Sono accusati di false informazioni a pubblico ministero aggravate dall’aver mentito in un procedimento per strage. L’inchiesta nasce da intercettazioni che avrebbero rivelato un progetto ispirato dalla ideologia fascista (gli interlocutori si definiscono fascisti) di costituzione di un “Osservatorio” delle attività della magistratura, del quale dovrebbero fare parte anche componenti occulti per colpire alcuni magistrati “non graditi”. Il progetto secondo gli interlocutori intercettati sarebbe attivo.
L’appoggio di alte cariche dello Stato
Il progetto prevedeva la richiesta di appoggio “di altissimi livelli del potere Esecutivo e di altri – si legge nel comunicato della Procura – avallo che gli associati affermano, nei loro colloqui, di avere già ottenuto”. Nessun esponente delle Istituzioni però è indagato, precisano i pm. L’inchiesta nasce nell’ambito degli accertamenti su presunti interessi dell’eversione nera nella realizzazione della strage di Capaci. Sul caso indaga la Dia di Caltanissetta.
Parla il procuratore De Luca
“Abbiamo intercettato alcune conversazioni dell’ex esponente di Avanguardia Nazionale Adriano Tilgher con un avvocato del Foro di Bari e con un docente universitario in cui si parlava del progetto di creazione di un ‘osservatorio’ sulla attività della magistratura. Progetto di per sé lecito se non fosse stato che, sempre nel corso delle intercettazioni, sono emersi due aspetti penalmente rilevanti: cioè il fatto che alcuni esponenti dell’organizzazione dovevano rimanere segreti in violazione della Legge Anselmi e che si doveva eseguire una mappatura dei magistrati per rilevare le relazioni tra loro in modo da colpire quelli sgraditi” dice il procuratore di Caltanissetta Salvo De Luca. “L’idea – ha spiegato – era imbastire campagne critiche per mettere in ridicolo i magistrati sgraditi”.
“Dell’osservatorio avrebbe dovuto fare parte anche una toga, Giuseppe De Benedictis, condannato per corruzione in atti giudiziari e detenzione di armi. La sua partecipazione sarebbe dovuta rimanere segreta”, ha spiegato. De Luca ha precisato che il progetto non è collegato alle indagini sulle stragi del ’92.
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