“Il talento non si inchinerà mai davanti a dei miserabili”. Così Beatrice Venezi ha risposto sui social alla petizione di dodici associazioni che la accusano di essere neofascista e hanno chiesto all’Opera di Nizza e al sindaco della città francese di annullare il Concerto di Capodanno da lei diretto. “Che teste di c****”, ha aggiunto il direttore d’orchestra, pubblicando i commenti di solidarietà ricevuti dai follower.

La solidarietà di Schifani

“Esprimo la mia solidarietà a Beatrice Venezi, grande artista e professionista, bersaglio dell’odio ideologico e dell’intolleranza di chi prova a strumentalizzare la cultura elevandola ad uso esclusivo della cosiddetta “sinistra intellettuale” – ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani -.  Simili piccolezze non sono niente rispetto alla tua Maestria riconosciuta e apprezzata in tutta Europa. Da siciliano sono orgoglioso di averti come direttore artistico della Fondazione Taormina Arte”.

Il caso

Il caso è scoppiato dopo che diverse associazioni di Nizza hanno protestato contro l’arrivo di Beatrice Venezi, consigliera del governo di Giorgia Meloni. Le associazioni la definiscono “neofascista” e chiedono l’annullamento dell’invito fattole dal Comune per dirigere l’Orchestra filarmonica locale durante il tradizionale balletto di Natale e il Concerto di Capodanno. Riunite nel collettivo “Touscitoyens06”, le associazioni hanno espresso la loro “opposizione” alla partecipazione di “una direttrice d’orchestra neofascista” e hanno chiesto al sindaco Christian Estrosi, che fa parte della maggioranza macroniana, e al direttore generale dell’Opera, Bertrand Rossi, “di annullare l’evento”.

La richiesta

La richiesta delle associazioni Nella petizione si legge: “Il Comune di Nizza non deve, sotto la copertura di un evento artistico e sfruttando l’Opera di Nizza, dare un assegno in bianco al neofascismo italiano”. Le associazioni continuano: “Ricordiamo le posizioni politiche e intellettuali assunte da Beatrice Venezi che si è impegnata con Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, come consigliere musicale. Molto presente sui media italiani, ha partecipato alla convention del partito di estrema destra Fratelli d’Italia nel maggio 2022 e ci tiene a dare la massima visibilità possibile all’ideologia che difende, sfruttando per questo la sua notorietà di direttrice d’orchestra. In un contesto di banalizzazione dell’estrema destra e del fascismo, l’invito rivolto alla signora Venezi a Nizza costituisce un gesto politico che contestiamo e denunciamo con forza”.

La risposta del direttore dell’Opera Non è la prima volta che Beatrice Venezi si trova al centro di polemiche. Già era accaduto lo scorso aprile, quando era stata coinvolta all’Opera di Limoges, nel centro della Francia. In una reazione al comunicato, il direttore dell’Opera di Nizza ha affermato che “la musica ha il potere di superare gli schieramenti e di riunire gli individui attorno a un’esperienza comune” e che si deve quindi “separare l’arte dalla politica”. Bertrand Rossi ha ricordato che Venezi, che è “direttrice d’orchestra di talento, di fama internazionale”, era già stata accolta a Nizza per un concerto nel 2022. “Come istituzione culturale, il nostro ruolo è favorire la libera espressione artistica e creare un’atmosfera in cui tutti possano sentirsi a proprio agio e rispettati, indipendentemente dalle proprie affiliazioni politiche”, ha aggiunto Rossi.

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