“Chiedo al ministero della Salute l’invio dei commissari e ai volontari di Emergency di affiancare quei pochi medici rimasti per spirito di servizio. Da anni assistiamo a una vergogna: l’eutanasia dell’ospedale”. A dirlo all’Adnkronos è Domenico Messinese, sindaco di Gela, che da lunedì protesta davanti il ‘Vittorio Emanuele’ contro il progressivo depotenziamento della struttura.

Con tanto di fascia tricolore riceve cittadini e riunisce la giunta davanti l’ospedale che negli ultimi anni tra reparti chiusi, tagli finanziari e carenza di personale è stato trasformato in “un presidio di periferia nonostante un bacino di utenza di circa 400mila persone”.

“L’unica cosa che aumenta è il numero di ambulanze che fanno la spola tra Gela e Caltanissetta – denuncia -, portando nel capoluogo dell’ex provincia i malati gelesi. Siamo trattati come carne da macello per garantire un servizio a una città morta come Caltanissetta”.

Per il sindaco a rischio ci sono gli stessi servizi essenziali alla popolazione. Gela è stata dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità ad alto rischio ambientale eppure l’Oncologia è carente e l’attivazione dell’unità di Terapia intensiva neonatale è attesa da anni.