“Tra gennaio e ottobre, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sono aumentate a Catania le ore di Cassa integrazione ordinaria passando da 891 mila 882 a 956 mila 390. E’ un dato drammaticamente in controtendenza rispetto alla Sicilia e al Paese. Ma soprattutto si tratta di un segno “più” che non ci piace, perchè rivela come questo territorio sia ancora lontano dal vedere la luce in fondo al tunnel della crisi”. Lo afferma il segretario generale della Uil di Catania, Fortunato Parisi, commentando il decimo Rapporto sulla Cassa integrazione guadagni in Italia appena diffuso dal Servizio nazionale Uil Politiche del Lavoro e della Formazione, guidato da Guglielmo Loy.
“La persistente negatività della situazione catanese – commenta ancora Fortunato Parisi – evidenzia ancora di più l’importanza di un ammortizzatore sociale, la Cig, che qualcuno vorrebbe frettolosamente liquidare per tentare un salto nel buio. La difesa della Cassa è una battaglia che la Uil di Carmelo Barbagallo sta conducendo a Roma, nei tavoli di confronto con il Governo, come altrove. A tale proposito, vorremmo ricordare che nella sola nostra provincia la Cig ha già salvato quest’anno oltre 2 mila 500 posti di lavoro. Sono fatti, non parole. E, per noi, contano solo questi!”.
Il Rapporto Uil evidenzia che la Cigo, la Cassa ordinaria, è salita del 7,2 per cento tra gennaio-ottobre 2015 e gennaio-ottobre 2016: “E l’incremento sarebbe stato ancora maggiore se lentezze burocratiche e onerosità per le imprese in abbinata con i vincoli normativi non avessero disincentivato le azienda a fare ricorso a questo strumento!”, esclama Parisi. Sono, invece, diminuite Cig straordinaria e in deroga, rispettivamente del 19,7 e del 46,9 per cento.
“Purtroppo, però, non possiamo gioire neppure di questi dati”, afferma il segretario generale del “Sindacato dei Cittadini” che ricorda come “la Cassa in deroga sia stata regolata per molti mesi del 2016 tra limiti temporali e ristrettezze finanziarie, quindi non s’è ridotta perchè “è scoppiata la ripresa economica” ma unicamente a causa di scelte e imposizioni dall’alto che noi riteniamo socialmente pericolose”.
Nel Rapporto Uil, anche la comparazione dei dati settembre-ottobre 2016. A Catania si registra un più 267,5 per cento, dovuto soprattutto alla Cassa in deroga che lo scorso mese è “esplosa” ma solo perchè in settembre era rimasta a zero e in ottobre si attesta a 41 mila 096 ore autorizzate. Particolarmente significativa, invece, la tabella regionale per settori produttivi che indica, tra l’altro, una crescita del ricorso alla Cassa nell’industria (più 71,9 per cento), nell’edilizia (9.5) e nel commercio (486,3!).
Fortunato Parisi conclude: “L’Esecutivo della Uil di Catania, con un documento, ha denunciato appena nei giorni scorsi come la povertà assoluta sia tornata a crescere nel nostro territorio ancor più che in Italia, mentre è sempre più alto il numero di chi rinuncia pure a curarsi. Abbiamo bisogno urgente di investimenti pubblici e privati che diano risposte alle nostre rivendicazioni di lavoro dignitoso e opere utili per lo sviluppo. Certo non possiamo andare avanti in questa spirale di tagli e regresso. Se addirittura la Germania ha fatto segnare nell’ultimo periodo una crescita del prodotto interno inferiore a quella dell’Italia, ciò dimostra quanto abbia ragione il nostro leader Carmelo Barbagallo quando dice che chi di austerità ferisce, di austerità perisce!”.
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