E’ stato denunciato dai carabinieri alla Procura per abbandono e maltrattamenti di animali l’assessore alla Cultura del Comune di Caltagirone, Vito Dicara, che ha lasciato quattro cuccioli di cane in un cartone davanti alla villa di una donna, fervente animalista.

La donna ha denunciato il ritrovamento ai carabinieri consegnando loro anche i video delle telecamere di sicurezza della sua casa, grazie ai quali i militari sono risaliti al proprietario dell’auto che aveva lasciato i cagnolini, l’assessore Dicara che si è autosospeso dall’incarico.

“Ho trovato davanti casa mia la scatola con dentro i quattro piccoli meticci – spiega l’assessore al quotidiano La Sicilia, che ricostruisce l’accaduto – e non ho saputo che fare, visto che la mia abitazione non è attrezzata ospitare animali, né ne possiede. Per questo, a quell’ora tarda, ho pensato, con molta superficialità, di depositarli vicino ad alcune ville abitate da persone notoriamente sensibili, nella certezza del salvataggio dei cuccioli”.

L’assessore ha “chiesto scusa alla città per il gesto non ragionato e frutto soltanto di un momento di confusione”. Il maltrattamento di animali è stato ipotizzato dai carabinieri del nucleo operativo di Caltagirone nella denuncia presentata alla Procura perché i cani sono stati lasciati senza acqua, né cibo in una zona assolata.

I quatto meticci di poche settimane sono stati visitati da veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale e stavano per essere consegnati alla ‘Croce gialla’, società che si occupa anche della sterilizzazione dei cani, ma la signora che li ha ritrovati ha chiesto di poterli tenere con sé e le sono stati dati in affido.

“Do atto all’assessore di essersi immediatamente autosospeso da ogni attività amministrativa e di avere rimesso nelle mie mani il mandato. Valuterò il da farsi, anche in relazione all’esito delle indagini”, ha commentato il sindaco di Caltagirone, Gino Ioppolo, che ha specificato che  “per naturale carattere e formazione professionale sono abituato a valutare i fatti nella loro oggettività, senza enfatizzarli, né minimizzarli”.

“Ho rimesso il mio mandato nelle mani del sindaco – ha ribadito l’assessore – e ribadisco le mie scuse alla città per un gesto inopportuno, frutto solo di eccessiva stanchezza”.

 

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