- La convenzione durerà tre anni
- Complesso monumentale è testimonianza dell’origine medievale
- Scavi recenti hanno appurato fasi edilizie databili a partire dal tardo-antico
La fruizione del complesso monumentale della chiesa di Santa Maria la Vetere a Militello in Val di Catania, da oggi è affidata all’Ecomuseo Valle del Loddiero, grazie a una convenzione sottoscritta con il Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci, diretto da Gioconda Lamagna e l’Ecomuseo, con la sua coordinatrice Rita Di Trio.
La firma fa seguito alla delibera del commissario straordinario del Parco, la soprintendente ai Beni culturali e ambientali Irene Donatella Aprile.
Dell’antico luogo di culto rimane una navata e parte del prospetto
Il complesso di Santa Maria la Vetere è uno dei siti più importanti del territorio di Militello, testimonianza dell’origine medievale del centro. Dell’antico luogo di culto, dedicato a Santa Maria della Stella, parzialmente distrutto dal terremoto del 1693, oggi rimangono una navata e parte del prospetto. Campagne di scavo condotte nel corso degli anni hanno permesso di individuare nell’area fasi edilizie databili a partire dall’età tardo-antica.
All’interno, come all’esterno, si trova un complesso di sepolture e ipogei di epoche diverse. La convenzione, della durata di tre anni, affida all’Ecomuseo la manutenzione, la tenuta, la gestione e l’organizzazione di attività di promozione finalizzate alla valorizzazione dell’importante complesso monumentale.
Promuovere il sito
L’Ecomuseo della Valle del Loddiero è uno degli undici riconosciuti dall’assessorato Regionale dei beni culturali e dell’Identità siciliana sulla base della vigente normativa.
Obiettivo della convenzione è quello di promuovere il sito attraverso l’inserimento in un circuito più vasto di fruizione e valorizzazione costituito dagli altri beni materiali e immateriali rientranti nell’ambito dell’Ecomuseo.
“La convenzione appena sottoscritta – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – è un importante momento di raccordo con gli Ecomusei, immaginati come organismi di promozione territoriale. Con questo accordo, infatti, si compie un importante passo avanti verso la migliore utilizzazione e valorizzazione del patrimonio culturale della Regione”.
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