Continua a delinquere nonostante la libertà vigilata, un soggetto “socialmente pericoloso” nel Catanese viene spedito in una casa lavoro. I poliziotti del commissariato di pubblica sicurezza di Adrano hanno proceduto ad effettuare il trasferimento del giovane. Era già sottoposto alla misura della libertà vigilata. In questa struttura dovrà rimanerci per un anno.

Volto molto conosciuto

L’uomo, molto conosciuto alle forze di polizia, ha commesso diversi reati contro la persona e il patrimonio. Il tribunale aveva disposto per lui la libertà vigilata dal momento che era in attesa di giudizio definitivo. Nel contempo la misura si era resa necessaria per la pericolosità sociale del soggetto. Ovviamente una misura del genere comporta una serie di limitazioni e di obblighi. Tra questi quello di mantenere una buona condotta, non frequentare determinati luoghi, non accompagnarsi a pregiudicati. Inoltre si deve rimanere in casa in determinati orari della giornata.

I riscontri della polizia

La polizia, proprio conoscendo il soggetto ritenuto socialmente pericoloso, non gli ha mai staccato gli occhi di dosso. Ed è infatti partita una scrupolosa attività di vigilanza e di controllo del territorio, curata da personale del commissariato di Adrano. Gli agenti hanno avuto modo di constatare come, in un solo anno, l’uomo più volte abbia violato tutti quanti questi obblighi. “Si è distinto – si legge in una nota della questura – per una caparbia volontà di non arretrare nei suoi propositi e indifferente alle numerose diffide”.

La rieducazione e formazione

Per questi motivi, la competente autorità giudiziaria è stata puntualmente informata delle condotte illecite. Di conseguenza ha ritenuto opportuno sostituire la misura della libertà vigilata con quella della misura detentiva. E’ stato quindi disposto dal tribunale che l’uomo venisse condotto in una casa lavoro dove permanere per un anno. Nella struttura detentiva, l’uomo dovrà adoperarsi in utili attività produttive. In buona sostanza svolgerà attività “idonee alle finalità di rieducazione e formazione personale”. Operazione di rieducazione che il sistema giudiziario si propone, soprattutto per un successivo fruttuoso reinserimento nella società.

Articoli correlati