Gli Stati Uniti, alla luce degli ultimi attentati messi a segno dall’Isis in Europa, vogliono potenziare la base militare di Sigonella.

L’idea è quella di costruire nella Piana di Catania il centro di comando del programma AGS (Alliance Ground Station).
Se ne discuterà venerdì in occasione di un vertice Nato.
In pratica la nuova struttura servirà da supporto logistico ai velivoli Global Hawk, aerei senza pilota che saranno manovrati, appunto, dai tecnici ospitati nella sede militare siciliana.

Il compito di questi aerei supertecnologici è quello di sorvegliare la superficie terrestre ed inviare i dati a terra dove avverrà l’elaborazione delle informazioni raccolte. Lo scopo è controllare i movimenti dell’Isis sia sulle coste africane che su quelle mediorientali.

I Global Hawk saranno di proprietà della Nato.

I lavori di venerdì saranno guidati dallo statunitense James Edward Edge e dal norvegese Erling Hannivig Wang. I funzionari saranno ricevuti dal comandante dell’ aeroporto militare e del 41º Stormo, colonnello pilota Federico Fedele.
L’ incontro periodico è organizzato dal Napmo BOD (Board of Directors), la struttura interna alla Nato costituita da un rappresentante per ognuna delle ventotto nazioni, che fornisce supporto tecnico e, soprattutto, economico.

Le forze dell’ordine, soprattutto nell’utlimo anno, hanno intensificato i controlli per scongiurare che terroristi possano infiltrarsi tra i migranti che sbarcano ormai quotidianamente sulle coste della nostra Isola.

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