Sono cinque, per ora, i candidati a sindaco di Catania nelle amministrative del 10 giugno in Sicilia. Oltre all’attuale sindaco Enzo Bianco (Pd), vi sono, per il M5S Giovanni Grasso, maestro d’orchestra e insegnante di Teoria e tecnica dell’interpretazione scenica all’Istituto musicale Vincenzo Bellini, che ha ha vinto il ‘ballottaggio’ con l’avvocata dell’università etnea Matilde Montaudo. Per il centrodestra ha annunciato la candidatura l’ europarlamentare e
coordinatore provinciale di Forza Italia Salvo Pogliese. Senza il sostegno del suo partito, con la lista Civica ‘Un cuore per Catania’”, dovrebbe presentarsi il consigliere comunale uscente di Forza Italia Riccardo Pellegrino. Con la lista civica ‘E’ Catania’ si candida il presidente regionale della comunità di Sant’Egidio Emiliano Abramo.(ANSA).

I ”magnifici sette” si sfidano per conquistare la poltrona di primo cittadino a Siracusa. Volti noti e meno noti sostenuti da liste civiche. Il sindaco uscente, Giancarlo Garozzo, renziano della prima ora ma sempre in lotta
con il Pd provinciale, solo pochi giorni fa ha ritirato la sua candidatura lanciando il suo vice Francesco Italia, 46 anni, imprenditore, sostenuto dalle liste civiche Francesco Italia sindaco, #fuorisistema per Siracusa, e Siracusa 2023. Il Partito democratico ha invece scelto di sostenere Fabio Moschella, 64 anni, imprenditore, anima fino a qualche mese fa del Consorzio del Limone Igp. E’ sostenuto dalle lista civiche Siracusa Futura, Prossima, Presenza Cittadina.
Il terzo candidato dell’area di centrosinistra è Giovanni Randazzo, 65 anni, avvocato, sostenuto dalla lista “Lealtà e
Condivisione X Siracusa”, composta soprattutto da ambientalisti. A destra, uno dei primi a lanciare la sfida è stato Fabio
Granata, 59 anni, ex assessore regionale, ex vice presidente della commissione antimafia, sostenuto dalle liste civiche Oltre e #diventerà bellissima. La Lega corre da sola con Francesco Midolo, 58 anni, ex assessore comunale ed ex Forza Italia. A distanza di cinque anni ci riprova Ezechia Paolo Reale, 58 anni, avvocato, che ha messo insieme otto liste: la sua, Progetto Siracusa, Siracusa Protagonista con Vinciullo (dell’ex parlamentare regionale Vincenzo Vinciullo), Cantiere Siracusa, e Amo Siracusa. E poi ha ottenuto il sostegno di Forza Italia, Udc, Fratelli d’Italia, Popolari ed Autonomisti. Infine il M5S: diverse le fughe in avanti dei circoli, ma adesso si attende solo la presentazione ufficiale per Silvia Russoniello, 43 anni, imprenditrice.

Sono sette, per ora, i candidati a sindaco a Ragusa per le prossime elezioni amministrative del 10 giugno. All’insegna della divisione le candidature: né il centrodestra, né il centrosinistra hanno trovato la sintesi e vanno in ordine sparso. Non ci sarà il sindaco uscente Federico Piccitto del Movimento 5 Stelle, eletto 5 anni fa al ballottaggio (primo Comune siciliano ad eleggere un sindaco ‘grillino’), che non si ricandida perché ha deciso di tornare al suo lavoro di ingegnere gestionale. Al suo posto il M5S candida l’attuale presidente del Consiglio Comunale Antonio Tringali.
Tre candidati nell’orbita del centrodestra: il consigliere comunale uscente e ingegnere Maurizio Tumino, l’ex capitano
della Popolare Ragusa di basket e avvocato Beppe Cassì nonché la consigliera comunale uscente Sonia Migliore, tutti alla guida di liste civiche. Nel centrosinistra il segretario cittadino del Pd Peppe Calabrese è sfidato dall’ex sindaco degli anni ’80 e consigliere comunale uscente del Pd Giorgio Massari. Altro candidato ‘civico’ è Carmelo Ialacqua per la lista ‘Città futura’ formata e composta prevalentemente dagli ex assessori della Giunta ‘pentastellata’, in rotta di collisione col sindaco uscente Piccitto: Claudio Conti, Gianflavio Brafa e Giuseppe Di Martino. Nelle ultime ore avrebbero rinunciato a correre l’ex presidente del Consiglio comunale Giovanni Iacono e l’attuale vice sindaco Massimo Iannucci. Saranno invece più di 400 i candidati al consiglio comunale di Ragusa.

Sono sette i candidati a sindaco per le prossime elezioni amministrative a Messina. Si ripresenta il sindaco uscente Renato Accorinti, contrario da sempre alla realizzazione del Ponte sullo Stretto e che si colloca politicamente all’estrema Sinistra ed è appoggiato dal suo movimento ‘Cambiamo Messina dal basso’ e da tre liste. Sempre nell’area di Centrosinistra appoggiato dal Pd, i centristi dell’ex ministro Gianpiero D’Alia e Sicilia Futura c’è il professore Antonio Saitta ex prorettore dell’ateneo messinese e ordinario di Diritto Costituzionale. Saitta è già stato vicesindaco della giunta Genovese qualche anno fa. Spaccato il centrodestra Fi, Fratelli d’Italia e diversi movimenti civici appoggiano il professore Placido Bramanti, ex direttore del Centro Neurolesi a Messina. Sempre nella stessa area di Centrodestra si colloca il deputato regionale di Sicilia Cateno De Luca che è appoggiato dal suo movimento Sicilia Vera. E a destra si trovano anche Giuseppe Trischitta ex capogruppo al comune di Fi appoggiato dal suo movimento “Messina splendida” e il presidente del consiglio comunale Emilia Barrile, ex Fi candidata con la sua lista ‘Leali progetto per Messina’. Infine il Movimento Cinque stelle candida l’ex Capo del Genio Civile ed attuale dirigente dell’ispettorato del lavoro Gaetano Sciacca.

A Trapani, un anno dopo il ciclone giudiziario che spazzò via i due principali competitor Mimmo Fazio e Antonio D’Alì, si torna al voto per eleggere il sindaco ed i consiglieri comunali. Attualmente il Comune è retto dal commissario straordinario Francesco Messineo, ex procuratore di Palermo. Fazio e D’Alì sono rimasti nell’ombra; tuttavia, molti uomini vicini a Fazio sostengono il candidato a sindaco Giacomo Tranchida (ex sindaco di Erice e Valderice), appoggiato da uno schieramento di liste civiche trasversali che va dal Pd (che non presenta il proprio simbolo) a pezzi di Diventerà Bellissima. La scelta dei Dem di non essere presente con un proprio simbolo, ha spinto Piero Savona (il candidato sindaco nella passata consultazione che ottenne 16.000 voti ma non venne eletto perchè, essendo rimasto solo al ballottaggio, avrebbe dovuto superare la barriera del 50% dei consensi) ad abbandonare il Partito Democratico.
Forza Italia ha ufficializzato l’appoggio al candidato Vito Galluffo, di estrazione socialista, tra i più noti avvocati
penalisti del territorio, anch’egli sostenuto da liste civiche bipartisan. Il Movimento 5 Stelle ha candidato l’architetto
Giuseppe Mazzonello, sostenuto dall’unica lista ufficiale dei pentastellati. In corsa anche l’ex editore di Telescirocco,
Peppe Bologna, appoggiato anch’egli da liste civiche e l’imprenditore agricolo Bartolo Giglio, sostenuto dalla
Lega.