E’ caos all’Amt dove si registrano le dimissioni dal cda di due componenti, innescando così la decadenza del consiglio d’amministrazione che era stato nominato solo alcune settimane fa.

C’è preoccupazione anche fra i dipendenti che non hanno ricevuto gli stipendi, visto che l’azienda si trova costretta a dover reperire le 900 mila euro utili a liquidare il decreto ingiuntivo fatto recapitare da Colocoop.

“La Fit Cisl di Catania è fortemente preoccupata per la situazione economica finanziaria che sta attraversandola l’AMT spa, ma soprattutto per gli allarmismi diffusi. È necessaria maggiore responsabilità delle varie parti in causa e l’avvio immediato di un confronto con i vertici della partecipata”, ad affermarlo è Mauro Torrisi, segretario del Presidio Fit Cisl di Catania.

“Non è la prima volta – spiega Torrisi – che nella storia dell’AMT vi siano periodi caratterizzati da gravi crisi di liquidità, tutto dovuto a un sistema di Trasporto Pubblico Locale nazionale e, soprattutto, regionale, che non funziona.

“Ed è su tale condizione che riteniamo opportuna l’apertura immediata di un confronto con le parti in causa affinchè si trovi una soluzione che possa far uscire l’azienda dalla crisi, recuperare maggiori economie, maggiore produttività e maggiore efficienza nel servizio offerto ai catanesi”.

“La gestione delle partecipate sotto il regno di Bianco – dice Luca Sangiorgio, consigliere comunale di Forza Italia – è uno spettacolo tragicomico: tra nomine frutto esclusivo della logica della spartizione di seggiole e strapuntini e la totale incapacità di trovare manager competenti come dimostra il caso La Rosa. L’Amt in particolare è al collasso, senza presidente e ora pure senza un CdA, con ritardi nei pagamenti degli stipendi e difficoltà a pagare i fornitori. E tutto questo si scarica sui catanesi cui viene negato un servizio di trasporto urbano appena decente”.

“Auspichiamo un intervento immediato dell’Amministrazione comunale – conclude Sangiorgio – affinché siano individuate persone capaci, autorevoli e competenti per rimettere subito in moto l’Amt con un piano finanziario serio, non i soliti mutui con le banche che dissanguano le tasche dei cittadini. Se Bianco non ne è capace, prenda atto del suo ennesimo fallimento, e si dimetta”.