E’ sempre tesa la situazione all’interno dell’Amt di Catania dove da tempo di respira aria di crisi. Con una nota congiunta Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti e Ugl trasporti di Catania puntano il dito contro il “disastro Amt” e denunciano una realtà sotto gli occhi di tutti: “Sempre meno autobus in circolazione, l’ammontare dei debiti in continua ascesa, l’assenza di un piano industriale, e una cattiva gestione interna che stanno mettendo in crisi il trasporto locale a discapito dei cittadini catanesi e dei lavoratori”.
I segretari generali delle quattro sigle di categoria lanciano l’allarme sia sul piano economico-finanziario che gestionale. “Nonostante i tentativi dell’amministrazione comunale e dei vertici aziendali, ad oggi le condizioni dell’Amt non sono cambiate, anzi”, scrivono.
I sindacati segnalano che “erano stati annunciati esuberi in alcuni settori dell’azienda, e invece si è dovuto assistere al trasferimento di alcuni lavoratori presso questi settori; mentre mancano figure importantissime per lo svolgimento del servizio, coordinatori e addetti all’esercizio, e in officina capi operai (non di livelli elevati), da due anni l’azienda continua a elargire promozioni in ambito amministrativo, quindi livelli apicali, camuffandoli come affidamento di incarichi ad interim”.
L’attacco prosegue quando si legge: “Non comprendiamo la logica che sta spingendo ad agire così; chi fino a poco tempo attaccava frontalmente tutto e tutti, oggi rimane in religioso silenzio”.
“Chiediamo – scrivano ancora i sindacalisti – che vengano avviate tutte le iniziative necessarie per il rilancio dell’Amt e del servizio per i catanesi, e chiediamo che si creino le condizioni per superare le diseguagliianze tra i lavoratori, ad iniziare da coloro che sono stati assunti dopo gli anni Duemila, che pur svolgendo la stessa mansione di altri non beneficiano di alcuni accordi di secondo livello in busta paga”.
“Con rammarico – concludono – registriamo la scarsa volontà politica di porre realmente al centro dell’attenzione un’ azienda importante e strategica per lo sviluppo della città”.
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