Il prefetto di Catania, Claudio Sammartino, ha disposto “la sospensione di diritto alla carica di sindaco del Comune di San Pietro Clarenza di Giuseppe Bandieramonte“, arrestato ieri dalla guardia di finanza nell’ambito dell’inchiesta ‘Differenziata’ della Procura distrettuale sull’aggiudicazione di gare per la raccolta di rifiuti per oltre 3milioni di euro.

“La sospensione – spiega una nota della Prefettura – è stata accertata a seguito della comunicazione dell’applicazione della misura restrittiva in esecuzione dell’ordinanza del Gip di Catania che ha disposto la misura cautelare in carcere per i reati di corruzione, per atti contrari ai doveri d’ufficio e turbata libertà degli incanti”.

I destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere dell’operazione ‘Differenziata’ sono il sindaco Giuseppe Bandieramonte, 44 anni, rieletto nel maggio del 2018 con 3.235 voti equivalente all’82,44% delle preferenze espresse, e l’imprenditore Angelo La Piana, 41 anni, amministratore della Progitec srl, società specializzata nella raccolta di rifiuti solidi non pericolosi.

Agli arresti domiciliari il Gip ha posto Michele Faro, 61 anni, responsabile del servizio Rifiuti solidi urbani del Comune di San Pietro Clarenza, e Silvio Calandrino, dipendente della Progitec che fino al 2018 era impiegato dell’Ente alle dipendenze di Faro. Le indagini del nucleo Polizia economica-finanziaria della guardia di finanza di Catania hanno preso avvio nel luglio del 2018 dopo le denunce di dipendenti del Comune su “anomalie nella gestione del denaro pubblico” e su presunti “rapporti poco chiari esistenti tra il sindaco e gli amministratori Progitec”.