Parlare di violenza negli stadi, con leggerezza e approssimazione, come spesso accaduto in questi giorni a proposito dei fatti di Castel di Iudica, è cosa “cattiva e ingiusta” (LEGGI QUI COSA E’ ACCADUTO A CASTEL DI IUDICA).
Domenica scorsa, un soggetto di cui ancora oggi si sconoscono generalità e residenza ( qualcuno farebbe invece confusamente riferimento, senza riscontri oggettivi, a pochi altri soggetti ) ha tentato di aggredire l’arbitro durante una partita di calcio: è un fatto grave, duramente condannato dal sindaco, dall’amministrazione comunale e da ognuno dei 4.870 abitanti della cittadina, su questo non c’è dubbio!
Un tesserato della squadra di calcio è stato espulso e poi pesantemente squalificato dagli organi federali a seguito di intemperanze – ben non si comprende se dentro o fuori dal campo – . Su questo controverso e ancora poco chiaro episodio, oltre agli imminenti ricorsi da parte della società, ci sono filmati che auspichiamo possano essere acquisiti e valutati con scrupolosa attenzione dagli stessi organi federali e dell’autorità giudiziaria, che sembrerebbero invece raccontare verità diverse.
Anche questo fatto, se rispondente al vero – dopo accurate e approfondite istruttorie al momento probabilmente non espletate – sarebbe azione grave e da condannare con fermezza, senza alcuna esitazione.
Ma non si può demonizzare un’intera comunità abitata da tante persone perbene, maltrattare un territorio ospitale e generoso, criminalizzare un’intera squadra di calcio, la stessa società, l’immagine e il decoro dell’intera meravigliosa Castel di Iudica, per il gesto irresponsabile e isolato di un disperato ( o forse due o tre ancora non è chiaro ) che speriamo presto sia individuato e denunciato dall’autorità giudiziaria.
L’annoso, grave e irrisolto problema italiano della violenza negli stadi, torna periodicamente alla ribalta, scatenando improbabili analisi sociologiche e dure prese di condanna provenienti spesso da disinformati “soloni della domenica” che pronunciano scontate condanne “sparando ingiustamente sul mucchio innocente”.
Chiediamo verità, giustizia, rispetto!
La città e la comunità di Castel di Iudica, appunto, in questa circostanza, sono innocenti, e vittime indifese.
Chi afferma il contrario, mente spudoratamente sapendo di mentire!
Giuseppe Arena – Assessore allo Sport del Comune di Castel di Iudica
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