Carabinieri della stazione di Linguaglossa hanno soccorso ad una escursionista in difficoltà sull’Etna.
Si tratta di una 24enne di Pedara che, accompagnata da un coetaneo di Misterbianco, stava percorrendo a piedi con l’utilizzo delle ciaspole la strada pedemontana, quando introdottasi all’interno di un canalone scosceso per raggiungere la sottostante pista da sci “tana della volpe”, a causa delle caratteristiche morfologiche del terreno e delle difficoltà a percorrerlo è stata colta da un violento attacco di panico che l’ha letteralmente bloccata, impedendole di fatto di raggiungere la pista o quantomeno ritornare al luogo di partenza.
L’accompagnatore ha avuto la prontezza di chiedere aiuto al 112 consentendo l’intervento dei militari di Linguaglossa che, con la motoslitta in dotazione, hanno raggiunto i due escursionisti e, assieme a personale del soccorso alpino e speleologico siciliano, li hanno soccorsi e condotti a Piano Provenzana.
Appena tre giorni fa un altro intervento di soccorso sull’Etna è stato portato a termine dalla Guardia di Finanza di Nicolosi che ha tratto in salvo tre turisti.
Partito dal Rifugio Cai Sapienza il gruppo di turisti ha risalito le pendici del vulcano fino a quota 2.500 quando sono stati sorpresi da una improvvisa bufera di neve gli ha impedito di ritrovare il sentiero di discesa verso valle. Gli escursionisti si sono rifugiati in un casotto per difendersi dal vento e dal freddo e hanno contattato il gestore del rifugio richiedendo aiuto.
Sono stati quindi attivati i militari delle Fiamme Gialle che, con l’ausilio di un pulmino fuoristrada messo a disposizione dalla Funivia dell’Etna, hanno affrontato la difficoltosa ascesa per raggiungere i malcapitati. Dopo oltre un’ora di problematica risalita, a causa delle condizioni meteo e del terreno impervio, la pattuglia della guardia di finanza è riuscita a raggiungere i tre escursionisti, infreddoliti anche per l’inadeguato abbigliamento e spaventati per le inusuali circostanze, ma in buone condizioni fisiche.
I turisti, un ucraino e due siracusani, sono stati accompagnati al Rifugio Sapienza per fare ritorno a casa.
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