Bus come forni e lunghe attese alle fermate dell’Amt di Catania dove il caldo non dà tregua rendendo ulteriormente complicata la vita agli utenti.

E’ critica la situazione del trasporto pubblico catanese: ieri i mezzi in circolazione erano solo 55, scesi a 45 alle 14,00 per vari guasti e le alte temperature esterne che rendono gli autobus infuocati.

Fra questi ci sono anche i quattro di autobus acquistati recentemente dall’azienda dopo avere avuto il via libera dall’Amministrazione comunale. In alcuni l’area condizionata è guasta: “Signor sindaco – chiede Arnaldo Moschella di Faisa Cisal – ma come ha potuto approvare l’acquisto di 4 autobus svizzeri per il valore di 120mila euro non tenendo conto della abissale differenza climatica con la nostra bella Sicilia?”

Secondo Moschella “i 4 autobus sono fermi perché sono dei forni crematoi ed i passeggeri rischiano di soffocare insieme al conducente”, così ribadisce: “Quanti ricambi invece potevamo acquistare?”

La carenza di mezzi in giro scaturisce dalla situazione di difficoltà in cui versa da tempo l’Amt di Catania: molti bus non sono operativi perché necessitano di riparazioni e i fondi a disposizione per i ricambi sono centellinate.

Un’estate infernale, quindi, per quanti sono costretti ad adoperare i mezzi pubblici catanesi, mentre i dipendenti non hanno ancora percepito lo stipendio di luglio anche a causa della mancata approvazione del Bilancio Consuntivo 2015 che di fatto blocca i trasferimenti delle anticipazioni statali.

I sindacati, che lamentano l’applicazione di un ordine di servizio (il n°38) che obbliga gli autisti agli straordinari, chiedono ancora un confronto con la direzione: “Ma quando siamo stati convocati – dice Moschella -non si parla altro di tagli, esuberi e riduzioni. Intanto da tempo sono state elargite promozioni a pochi intimi, per il resto del personale che in alcuni casi svolge mansioni superiori il nulla e per il personale di movimento peggio ancora”.

Faisa Cisal ha così scritto al prefetto di Catania, “lanciando l’ennesimo allarme per una situazione ormai insostenibile che non garantisce l’incolumità degli autisti, incolpevoli, presi di mira dai cittadini inferociti”.

Nello specifico il sindacato chiede “l’intervento deciso di tutte le Istituzione per istituire un tavolo tecnico, e non una passerella politica”.

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