Amara sorpresa per i lavoratori del call center Qè di Paternò, al centro di una complessa vertenza, che stamattina alle 8 hanno trovato i cancelli chiusi.

A denunciare quanto accaduto è Valentina Borzì, Rsu call center Què: “Stamattina 60 lavoratori Inps, Enel In e out, Wind e Sky hanno trovato i cancelli chiusi e quando abbiamo citofonato non ha risposto nessuno. Non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione da parte dell’azienda”.

I lavoratori hanno chiamato i carabinieri che sono intervenuti e raccolto la denuncia dei dipendenti.

A ricostruire la vertenza è Natale Falà, addetto call center e Rsu Slc Cgil: “La settimana scorsa abbiamo incontrato in Commissione Lavoro alla Camera il presidente Cesare Damiano per fare in modo che al più presto possibile si possa programmare un incontro al ministero del Lavoro tra azienda, parti sindacali e commesse. L’azienda pur mantenendo le commesse a differenza di tanti altri casi ha alle spalle un imprenditore che non ha più pagato stipendi e contributi ai lavoratori e a cui i committenti hanno bloccato le commesse. Non manca il lavoro, manca l’imprenditore”.

Proprio la scorsa settimana i sindacati hanno incontrato anche l’assessore regionale alle Attività produttive alla quale è stata evidenziata la gravità del momento attuale. Le parti sociali hanno chiesto un intervento nei confronti dei committenti principali inbound Enel e Inps e  sulle committenti outbound Wind e Sky, per “tentare di bloccare eventuali cambi appalto, poiché ciò si tradurrebbe nella perdita di circa 600 posti di lavoro”.
Inoltre Slc e Fistel hanno chiesto un impegno adeguato da parte della Regione affinché venga avviato un ‘tavolo di crisi’ presso il Ministero dello Sviluppo Economico. A rischio ci sono centinaia di posti lavoro.

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