La Pàropos Società Cooperativa, ricerca, documentazione, didattica e valorizzazione dei beni culturali, archeologici e paesaggistici, presenta il Campo scuola didattico 2016. Si tratta della prima campagna di scavo archeologico su Monte Iudica che si svolgerà dal 13 giugno al 22 luglio 2016 (Castel di Iudica – CT)

Per iscrizioni, scaricare l’apposito modulo ed inviarlo via mail all’indirizzo iscrizione@paropos.com entro e non oltre il 15 giugno 2016.

Il Progetto, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza BB.CC.AA. di Catania – U.O. V, nasce dalla volontà di far vivere ai partecipanti la realtà di un cantiere di ricerca e di scoprire i presupposti principali di un’attività, quella svolta dall’archeologo, conosciuta per lo più nei suoi aspetti avventurosi o addirittura misteriosi. Il lavoro che si intende svolgere vuole essere, altresì, un’esperienza altamente formativa ed un utile strumento di apprendimento della storia antica del territorio siciliano mediante l’applicazione sul campo degli insegnamenti e propri della disciplina archeologica, con l’applicazione delle nuove tecnologie informatiche, quali ad esempio i Sistemi Informativi Territoriali, nel contesto dell’indagine archeologica svolta sotto ogni suo singolo aspetto didattico.

In collaborazione con Soprintendenza BB.CC.AA. di Catania – U.O. V, Comune di Castel di Iudica, ProLoco Castel di Iudica.
Con il patrocinio di Regione Siciliana – Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana
Partners: Associazione “Amici dei Cammini Francigeni di Sicilia”, Associazione “Ultreya e Suseya!” Pedara.

Il contesto individuato per la realizzazione dell’indagine archeologica è quello gravitante sul Monte Iudica e l’area intorno ad esso, dove emergono specifici indicatori archeologici che, per valenza storico-culturale, meritano di diventare documenti “parlanti” del nostro ricco passato, documenti d’identità collettiva e richiamo d’interesse sia scientifico sia turistico.

Il Monte Iudica è un rilievo situato sul punto culminante di un gruppo di alture che dalla Piana di Catania spingono ad Ovest verso l’Altopiano degli Erei. Situato a Nord del centro urbano di Castel di Iudica disposto in senso Est-Ovest, il Monte Iudica presenta due cime, separate da un avvallamento centrale, di cui la più alta raggiunge m. 765 s.l.m.
Le prime tracce di frequentazione sul Monte Iudica risalgono all’età del Bronzo Antico, come si evince da sporadici rinvenimenti di ceramica decorata nello stile di Castelluccio. Agli inizi dell’Età del Ferro sono documentante tracce più consistenti relative ad uno stanziamento indigeno; intorno al VII sec. a.C. sono attestate le prime importazioni greche. Nel II quarto del VI sec. a.C., il centro indigeno sembra vivere un momento di forte espansione, forse per i contatti commerciali con le colonie calcidesi della costa orientale della Sicilia. Durante questo periodo vengono realizzati un abitato sulla sommità del monte, una piccola necropoli di tombe a camera – secondo la tradizione indigena – lungo il pendio Sud-Ovest e, subito dopo, una più ampia necropoli, caratterizzata da tombe a fossa di tipologia greca, lungo il versante Sud-Est. Il processo di ellenizzazione del centro indigeno pare ignoto alle fonti e non risulta affatto agevole ricavare chiare informazioni dalle indagini finora condotta. Un inquadramento storico del sito può essere compreso sulla base delle vicende che hanno coinvolto in età arcaica Morgantina e il vicino centro indigeno sulla Montagna di Ramacca: secondo la prospettiva di EriqSjöqvist, la “colonizzazione” che investì Monte Iudica fu di tipo “agrario, demografico e ideologico”, mossa da interessi privati e legata alla necessità di possedere terre coltivabili. Ai piedi del crinale Ovest del Monte Iudica è stato scoperto un muraglione realizzato secondo la tecnica isodoma, relativo verosimilmente a una cortina muraria eretta a scopo difensivo, la cui datazione rimane ancora da stabilire, ma potrebbe connettersi alla penetrazione dei Calcidesi verso l’entroterra; inoltre è attestata con certezza la presenza di alcuni sacelli che, tuttavia, non sono stati esattamente localizzati: anche l’edificazione dei sacelli si metterebbe in relazione con l’influenza, sempre più forte, esercitata dall’elemento ellenico.
Tra la II metà del VI sec. a.C. e la I metà del V sec. a.C., il centro abitato di Monte Iudica raggiunge il momento di massima fioritura, documentato dalla copiosa presenza di materiale ceramico proveniente dalle sepolture di tipo greco e dall’insediamento. La frequentazione del sito, in base ad una disamina parziale dei materiali, sembra attestarsi fino ad età timoleontea, durante il II quarto del IV sec. a.C., dopo la quale si percepisce un abbandono totale dell’abitato, probabilmente dovuto alle trasformazioni socio-economiche legate al dominio siracusano. In età tardo-ellenistica/repubblicana, viene installato alle spalle del Monte Iudica, presso Contrada Lavina, un impianto produttivo destinato alla produzione dell’olio e pertinente ad uno stanziamento agricolo.

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Il Campo Scuola è dedicato a tutti quegli studenti, sia laureandi che specializzandi, ma anche a tutti coloro che, già specializzati o dottorati, vogliono arricchire il proprio bagaglio tecnico-scientifico, nell’ottica di comprendere il mondo dell’Archeologia a 360°, sotto ogni sua forma ed aspetto.

Momento focale dell’indagine sarà l’attività di scavo archeologico, che prevede una fase iniziale di scerbatura superficiale dell’area, impostazione di una quadrettatura e approfondimento stratigrafico nel terreno. Durante lo scavo verranno altresì eseguite tutte le operazioni collaterali per la documentazione: compilazione delle schede US ministeriali, redazione del diario di scavo, rilevamento delle quote ed esecuzione del rilievo, manuale e strumentale.
Tutti i reperti mobili eventualmente rinvenuti saranno sottoposti a lavaggio e siglatura, mentre quelli più notevoli anche a disegno.
Si prevede la realizzazione in pianta stabile durante tutto il periodo dello scavo di una serie di Laboratori, in relativi locali attrezzati nel caso specifico per ogni singola attività, presieduti dagli archeologi della Pàropos e sotto la supervisione diretta del funzionario della Soprintendenza preposto, al fine di strutturare l’attività didattica degli studenti in maniera quanto più produttiva possibile e didatticamente costruttiva, per poter dare a ciascuno studente la possibilità di approfondire ogni singola attività collaterale allo scavo.
Le attività previste dal progetto si articoleranno proficuamente nell’arco di sei settimane, con tre turni da due settimane ciascuno, come da specchietto:

I turno: 13 – 24 giugno 2016
II turno: 27 giugno – 8 luglio 2016
III turno: 11 – 22 luglio 2016
Le attività si svolgeranno nell’arco di un’intera giornata per complessive otto ore, con pausa colazione e pranzo, dal lunedi al venerdi. Il fine settimana non si svolgerà il corso e gli Allievi saranno liberi di godersi lo spettacolare scenario della valle del Dittaino e del fiume Simeto. Il numero massimo dei partecipanti è di 15 Allievi per ogni turno.

I partecipanti dovranno compilare un apposito modulo di adesione, presentare un certificato di sana e robusta costituzione e un certificato di vaccinazione antitetanica. Per le ore di cantiere dovranno essere dotati di abbigliamento comodo, di scarponcini antinfortunistica, di cappello, trowel personale, occhiali da sole e creme solari, di uno zainetto, borraccia, lenzuola o sacco a pelo e necessaire da bagno.

L’alloggio e le attività d’aula sono previsti negli appositi locali della masseria Eloisa Bonanno, a pochi metri dallo scavo, a circa 700 m di quota.

Direzione Scientifica: Dott. ssa Maria Turco – Funzionario della Soprintendenza BB.CC.AA. di Catania – U.O. V

Direzione del campo scuola: Dott. Sebastiano Muratore – Presidente Pàropos Società Cooperativa

PER INFO

http://www.paropos.com/MonteIudica.html

http://www.paropos.com/Chisiamo.html

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