Nella provincia catanese ci sono stati ulteriori controlli in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro ma che hanno riguardato il versante delle imprese e il settore edile in particolare. Il focus è stato posto in particolare su due cantieri attivati per la realizzazione di opere pubbliche. Il titolare di una ditta è stato denunciato e sanzionato per alcune irregolarità riscontrate all’interno del cantiere nel quale stava operando.

I controlli

I controlli hanno riguardato l’ambito delle verifiche straordinarie nel settore edile disposte dal comando generale dei carabinieri delle stazioni di Biancavilla e Santa Maria di Licodia, coadiuvati dai colleghi del nucleo ispettorato del lavoro di Catania. Ad essere stati eseguiti specifici blitz in alcuni cantieri finalizzati alla verifica dell’osservanza delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e lavoro sommerso. Le attività ispettive hanno interessato diversi cantieri tra cui quelli operanti per la riqualificazione di piazza Sgriccio nel territorio di Biancavilla e del parco comunale di Santa Maria di Licodia.

Le irregolarità

A conclusione del sopralluogo effettuato è stato denunciato un 30enne di Biancavilla, amministratore unico di una ditta della stessa cittadina del catanese, per avere omesso l’adozione di misure di sicurezza idonee a garantire il movimento ed il transito delle persone nel cantiere installato a Biancavilla. I controlli hanno consentito anche di identificare 13 lavoratori tutti regolari. Le inosservanze rilevate comporteranno il pagamento di sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 1.474 euro.

Gli altri controlli nell’ambito ristorativo

In questi giorni altri controlli hanno interessato anche l’ambito ristorativo sempre nel catanese. Un ristoratore totalmente in nero, con al seguito anche diversi impiegati anche loro sconosciuti al fisco e alcuni di loro anche col reddito di cittadinanza, è stato sanzionato pesantemente. Per lui è arrivata anche la chiusura momentanea dell’attività. Sono stati i provvedimenti emanati dai carabinieri della stazione di Pedara, nel catanese, insieme ai colleghi del nucleo ispettorato del lavoro di Catania, al personale dell’Asp di Catania, della polizia municipale e della Siae di Acireale. Il cui gestore è risultato sprovvisto di partita iva mentre all’interno del locale è stata riscontrata la presenza di cinque lavoratori in nero, tra cui due percettori del reddito di cittadinanza.