Quattro ore di sciopero e due di sit-in dinanzi alla sede di Via Sant’Euplio. I lavoratori dell’Amt di Catania tornano a protestare e lo fanno incrociando le braccia per 4 ore in uno degli orari di punta e maggior traffico.

“Ci spiace per la cittadinanza – spiegano i sindacalisti Romualdo Moschella e Giovanni Lo Schiavo –  che dovrà subire altri disagi,  ma nostro malgrado  ci vediamo costretti ad effettuare un’ ennesima battuta di sciopero per evidenziare tutte le problematiche, ancora non risolte, che da diverso tempo affliggono l’Amt”.

Nel dettagli i sindacati autonomi hanno indetto le 4 ore di sciopero per protestare contro “la grave crisi di liquidità determinata dalla mancata erogazione dei contributi da parte del Comune e della Regione; il grave e silente atteggiamento della politica locale che non riesce ad assumere una forte posizione nei riguardi della Partecipata, finalizzata ad una doverosa ed opportuna programmazione per il rilancio aziendale.

Ma non solo: i sindacati autonomi puntano il dito anche sul direttore generale, ritenuto “non all’altezza della situazione” e denunciano la carenza e l’inefficienza delle vetture, ma anche le continue aggressioni subite dal personale.

“Abbiamo ragione di ritenere – continuano Moschella e Lo Schiavo – che tutti questi problemi irrisolti siano sufficienti per dover e poter sostenere uno sciopero finalizzato esclusivamente a  sensibilizzare ancora una volta le istituzioni preposte affinché facciano la propria parte al fine di evitare che questa lenta e lunga agonia, possa inevitabilmente condurre l’Amt ad una tragica condizione di non ritorno”.