Un successo la terza edizione di “Capaci di Crescere” l’appuntamento voluto da Fondazione Ebbene e Consorzio Sol.Co che nei 25 anni dalla strage di Capaci ha permesso uno straordinario incontro tra gli studenti e 10 testimonial di legalità.
Dopo l’inizio della giornata con la commemorazione attorno all’albero Falcone (V. Foto 1) piantato nel 2015 durante la Prima edizione, l’estemporanea d’arte durante la quale con disegni e cartelloni i ragazzi hanno raccontato Le Mafie e la strada per sconfiggerle (V. foto 2 – 3- 4).
Alle 11.30 uno dei momenti più significativi con l’incontro dei testimonial di legalità. 10 voci autorevoli che, attorniati dall’entusiasmo e dalla curiosità dei 500 ragazzi presenti, hanno raccontato la loro esperienza di legalità e lotta alle mafie.
Presenti il Prefetto di Catania Silvana RICCIO, il Procuratore della Repubblica Carmelo PETRALIA, il Capitano della Guardia Costiera Fabrizio COKE, il Vicequestore Antonio MIGLIORISI, Commissariato di Librino, il presidente della Fondazione Caponnetto Salvatore CALLERI, il Capitano della Guardia Costiera Fabrizio COKE, Gabriella GUERINI dell’Associazione Etnea Anti Racket e Giovanni SANTONOCITO, Rosanna LA PLACA di Cisl Sicilia, il presidente di Aiga Catania Cinzia CAPIZZI e la professoressa Maria Luisa PRESTINENZA di Avis Catania.
“Siamo tutti uniti – ha precisato il Prefetto Silvana Riccio – per dire che il ricordo di Falcone è vivo e si riflette nei comportamenti che tutti portano avanti ogni giorno: ricordando sempre che la propria libertà comincia quando inizia quella degli altri. Ciò si esplica anche coltivando la cultura dell’integrazione e del rispetto verso chi viene da tradizioni e culture diverse”.
Grande orgoglio per le parole del Procuratore Petralia che ha definito “un onore” essere coinvolto nell’evento: “la strada per la legalità – precisa il Petralia – parte anche da iniziative come Capaci di Crescere, che danno segnali importantissimi all’esterno. Voi studenti qui presenti avete già fatto una scelta di campo. La vostra maturazione vi ha portato a scegliere consapevolmente di stare dal lato della legalità: ciò significa anche ricercare la strada “normale” per ottenere ciò a cui si aspira e si ambisce, evitando la via traversa che consente di aggirare facilmente gli ostacoli ”.
Il presidente di Fondazione EBBENE Edoardo Barbarossa ha sottolineato che “le Mafie si combattono praticando la legalità e la partecipazione civile e Villa Fazio ne è un esempio perché ogni giorno, silenziosamente, tanti volontari e tante organizzazioni operano per la legalità e lo sviluppo contro ogni forma di mafia”. L’appuntamento patrocinato del Comune di Catania ha visto anche la partecipazione dell’Assessore Rosario D’Agata: “sono felice di essere qui. Fare memoria significa cercare di impegnarsi, perché legalità, rispetto della legge, del prossimo e dei diritti umani siano il faro a cui noi tutti dobbiamo riferirci. Villa Fazio è nata anche per questo: per essere Centro di Aggregazione a Librino e per sviluppare e rinverdire la memoria del 23 maggio ogni giorno, sviluppando la cultura dell’impegno sociale.”.
La giornata si è conclusa con la premiazione del concorso “L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI…:”, bandito dall’Istituto Tecnico Regionale “Francesca Morvillo”, ai vincitori un viaggio alla scoperta della Sicilia Occidentale.
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