“Apprezziamo il fatto che il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, abbia voluto incontrare i lavoratori licenziati del Cara di Mineo. Ciò dimostra che davvero questa è una vertenza di rilievo nazionale, così come la Uil afferma ormai da tempo”. Lo affermano la segretaria generale della Uil di Catania, Enza Meli, e Danilo Parasole, che ha rappresentato oggi il “Sindacato dei Cittadini” nel confronto con il sottosegretario di Stato, onorevole Carlo Sibilia.
La delegazione dei lavoratori ha consegnato una lettera al sottosegretario e sottolineato l’allarme sociale per i tagli al Centro accoglienza richiedenti asilo: “Ribadiamo – affermano Enza Meli e Danilo Parasole – che il drastico ridimensionamento dei livelli occupazionali al Cara di Mineo, il Calatino e l’intera provincia di Catania sono ora esposti a un doppio rischio. Non solo viene aggravata la già esasperante fame di lavoro, ma si impoveriscono presidi di accoglienza e integrazione innalzando il pericolo di nuove agitazioni e proteste da parte degli ospiti del Centro. Per questo, sollecitiamo verifiche attente delle criticità che già in questi giorni sono emerse evidenti nei servizi essenziali del Cara e sulle quali il sottosegretario Sibilia ha subito chiesto relazione alla Prefettura di Catania.
Rivendichiamo, altresì, che il patrimonio professionale e umano rappresentato dai lavoratori del Centro accoglienza non sia disperso, anche facendo ricorso ad appositi fondi governativi come il Fami (Fondo Asilo Migrazione e Integrazione), e che la vertenza-Mineo venga positivamente definita in tempi celeri nel tavolo ministeriale”.

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